1 Luglio 2021

Carcere di Santa Maria Capua Vetere: il racconto choc di un detenuto

fonte foto: domani

carcere di santa maria

Grazie alle parole di Cacace, ex detenuto, è partita l’inchiesta nei confronti di agenti della polizia penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere che avrebbero massacrato i detenuti

SANTA MARIA CAPUA VETERE – E’ partita l’inchiesta della locale Procura che ha portato all’esecuzione di 52 misure cautelari nei confronti di agenti della polizia penitenziaria grazie alle dichiarazioni dell’ex detenuto Vincenzo Cacace.

Secondo quanto riporta Fanpage, Cacace ha raccontato di aver passato 28 anni in carcere ed essere stato liberato il 2 settembre per fine pena. Dice di non aver mai visto, nei tanti istituti girati, pestaggi e torture come quelli del 6 aprile 2020 a Santa Maria Capua Vetere. L’ha definita orribile mattanza e ha raccontato che lui era sulla sedia a rotelle e lo colpivano in faccia, in fronte, dietro alla schiena. Dice: “Siamo andati giù, loro per le scale io con l’ascensore. Anche nell’ascensore le percosse. Ci hanno rovinati, ci hanno portato sopra, salendo su ci hanno fatto il triplo. Un appuntato mi ha detto: Cacace non ti preoccupare perché si sono dimenticati le telecamere accese”.

Alla domanda di Fanpage.it su se avesse denunciato quanto racconta, lui risponde: “Non è nel mio stile, non ho mai fatto una denuncia, né alle forze dell’ordine né a nessuno. Sono un uomo d’onore, non le faccio queste cose, non esiste. Mi dà proprio fastidio questa parola, denuncia – e aggiunge – la devono pagare Dottorè, perché il male lo abbiamo qui dentro. Per me non erano esseri umani, quelli erano demoni Dottorè, demoni e loro erano una sola cosa”.

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