19 Ottobre 2021

Manfredi proclamato sindaco di Napoli: “Macchina comunale è disastrata”

Foto originale da estratto del video di Repubblica

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In una cerimonia tenuta nella Sala Arengario del Palazzo di Giustizia Gaetano Manfredi è stato proclamato sindaco di Napoli. Le prime dichiarazioni: “Città sente la necessita di una ripartenza”

Gaetano Manfredi è ufficialmente il nuovo sindaco di Napoli. Dopo le elezioni amministrative che lo hanno visto surclassare gli avversari al primo turno, ieri l’ex rettore e ministro è stato proclamato primo cittadino nella Sala Arengario del Palazzo di Giustizia dalla presidente del Tribunale, Elisabetta Garzo. “Mi scuserete, sono un po’ emozionato”, esordisce con voce tremolante indossando la fascia tricolore. E poi, fermo, aggiunge: “Sono consapevole dell’onere ma anche convinto che la città senta la necessità di una grande ripartenza”.

“Il mio pensiero va a tutta la comunità dei cittadini napoletani – continua Manfredi – che sapranno dare il loro contributo a questa nuova ripartenza, e soprattutto ai più fragili e a chi soffre, per mancanza di lavoro e futuro. Insieme saremo in grado di dare alla città la dimensione che le spetta per la sua storia e il suo ruolo nel Paese”.

Alle 15:00 il neo sindaco si è poi recato a Palazzo San Giacomo dove si è scambiato un formale saluto con il primo cittadino uscente Luigi De Magistris. Ma prima di lasciare il Tribunale, ha rilasciato le prime considerazioni sul lavoro che lo attende: Abbiamo una macchina comunale disastrata, ammette, e precisa che per la nomina dei vertici “bisognerà attendere l’insediamento del consiglio comunale, anche perché non è stato approvato il bilancio consolidato, quindi non potrò fare nomine subito e questo ci creerà dei problemi”. E sul governo cittadino, promette: In settimana avremo la giunta, problemi non ce ne sono”.

Amministrazione Manfredi, le prime grane: i “micro conflitti” per entrare in giunta

Qualche problemino, in realtà, pare esserci. Innanzitutto, i classici “micro conflitti” (come li definisce Repubblica) in corso tra le tante forze della variopinta, per usare un eufemismo, maggioranza per la scelta proprio degli assessori. Fra i nomi più divisivi vi è quello di Caterina Miraglia – docente, già assessore di centrodestra con Caldoro in Regione e candidata (sconfitta) alle politiche con Forza Italia – che dovrebbe entrare in giunta perché mamma di Stanislao Lanzotti, consigliere uscente di Fi e uno dei leader della lista Azzurri. Manfredi, però, non conferma e parla vagamente di “nomi giornalistici”. Conferma, però, il sicuro ingresso in giunta dell’ingegnere Edoardo Cosenza e del prefetto Antonio De Iesu (promosso da De Luca già in campagna elettorale).

Altra grana è quella che riguarda l’elezione, nella municipalità San Giovanni, di Vincenzo Sollazzo, esponente di destra che pare non disdegnare simboli fascisti. Su questo argomento, tuttavia, il neo sindaco è perentorio: “Non lo conosco. Ma se è così , è fuori dalla nostra maggioranza. Fuori dalla nostra squadra, al comune come alla municipalità, qualunque nostalgia o evocazione di questo genere. La nostra è una forza di governo antifascista. Se si è infiltrato un fascista non può stare con noi”.

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