14 Marzo 2024

La protesta degli agricoltori a Roma lancia un messaggio chiaro al Governo

"Prioritario è il prezzo del Grano che sta crollando a prezzi da miseria mentre nei porti sbarcano prodotti di scarsa qualità provenienti da Paesi senza controllo"

Altragricoltura

La protesta degli agricoltori a Roma

La protesta degli agricoltori a Roma lancia un messaggio chiaro al Governo: servono misure urgenti per scongiurare che la crisi produca danni irreversibili.

Ieri si è tenuta a Roma la manifestazione annunciata dagli agricoltori e dai pescatori durante la riunione tenutasi presso la Fiera Agricola di San Marco Evangelista, il 10 marzo.

In Piazza del Campidoglio oltre 500 presenze, provenienti da tutte le regioni, si sono riunite per aderire alla protesta organizzata dal Coordinamento del Movimento degli Agricoltori e dei Pescatori Italiani. Una nuova fase unitaria ha visto Agricoltori e Pescatori mobilitarsi per chiedere e proporre soluzioni per riformare i due settori fortemente in difficoltà.

La protesta degli agricoltori a Roma – Il Coordinamento degli Agricoltori e Pescatori

Tra i tanti interventi del Coordinamento degli Agricoltori e Pescatori: Salvatore Fais per il Movimento Agricoltori Italiani, Roberto Congia per il Movimento Pastori Sardi, Matteo Talarico per il MTA della Calabria, Gregorio Carello e Angelo Natarelli per la Rete dei Pescatori, Angelo Di Stefano per il Comitato Popolo Produttivo.

Durante la manifestazione sono stati sottolineati l’appello all’unità, all’autonomia e a sviluppare un movimento alleato con la società, forte delle proposte che si stanno avanzando dalle mobilitazioni in tutta Italia.

La protesta degli agricoltori a Roma – I temi elencati da Gianni Fabbris

Gianni Fabbris (Altragricoltura), a nome di tutto il Coordinamento del Movimento degli Agricoltori e dei Pescatori Italiani, spiega i 5 temi fondamentali già enunciati durante la riunione del 10 marzo scorso: 1) Controllo di mercato e concorrenza sleale, 2) Produttività e redditività, 3) Moratoria di impresa agricola 4) Riequilibrio tra imprese agricole ambiente e sviluppo territorio, 5) Riforma della rappresentanza.

Lancia un messaggio chiaro: servono, nel frattempo, misure urgenti per scongiurare che la crisi produca danni irreversibili. “Ne indichiamo tre: una misura urgente sull’indebitamento delle aziende, la messa in campo di una forte azione di controllo sulla concorrenza sleale attuando le misure che già ci sono in attesa che si sviluppi un quadro più efficace, una iniziativa che intervenga immediatamente sul prezzo del Grano che sta crollando in questi giorni a prezzi da miseria mentre nei porti sbarcano prodotti provenienti da Paesi senza controllo. Fra qualche mese è il tempo della mietitura e ci aspettiamo che il Governo non ci ripeta quello che ormai è chiaro a tutti, ovvero che il Prezzo del Grano si decide nella borsa merci di Chicago. Non lo abbiamo voluto noi e un Paese che sul Grano ha costruito un pezzo di storia del suo agroalimentare non può lasciare quest’anno i cerealicoltori in mano alla speculazione finanziaria senza regole.”

La protesta degli agricoltori a Roma – 75 giorni di iniziative

Seguirà a questa giornata una mobilitazione di 75 giorni di iniziative con una giornata culmine ogni 15 giorni che sarà indetta in tutto il territorio nazionale, nelle diverse regioni, e che impegnerà i presidi e i movimenti in altrettante giornate di iniziativa unitarie sui 5 temi che il Coordinamento propone per il Confronto al Governo: Le regole per il controllo del mercato; Garanzia di prezzo al campo e alla barca e contenimento dei costi produttivi; Forte azione sull’indebitamento delle aziende (moratoria, ristrutturazione, abbattimento dei debiti e facilitazioni dell’accesso alle risorse finanziarie); Riequilibrio del rapporto fra diritto a produrre delle imprese e riconversione e tutela ambientale; Democrazia sindacale e sburocratizzazione del settore.

La protesta degli agricoltori a Roma – L’annuncio

Su ognuno di questi temi il movimento raccoglierà, durante le settimane di mobilitazione nei territori, le idee le proposte che saranno fatte valere al tavolo di confronto con il Governo e la Politica ed, alla fine dei 75 giorni, il movimento valuterà come convocare una forte manifestazione unitaria.
“Torneremo a Roma preparando una forte manifestazione popolare mentre, nel frattempo apriamo senza preconcetti ma anche nella piena autonomia e con speranza il confronto con la politica”.

Dopo due mesi di incontri, manifestazioni e iniziative ci si aspetta riposte dal Governo che ormai sono diventate urgenti anche per evitare che la stanchezza e la sfiducia possano produrre tensioni come quelle segnalate dall’episodio (isolato ed estemporaneo) accaduto in serata lungo la Via Nomentana a Roma in cui hanno preso fuoco delle balle di fieno per cui, dal presidio della Nomentana, gli agricoltori stessi del Presidio si sono adoperati a contenerlo e che, comunque, indica l’urgenza delle risposte per riportare serenità.

Da Altragricoltura

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