17 Febbraio 2017

Gigi D’Alessio interrogato in tribunale: “Finalmente una giuria di qualità”

Chiamato dai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Gigi D’Alessio è stato interrogato come persona informata sui fatti nel processo che ha ad oggetto la sua scorta abusiva

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Gigi D’Alessio è stato sentito come testimone  nel processo che vede imputato un poliziotto e che ha già portato alla condanna di un sovrintendente di pubblica sicurezza. Al centro dell’episodio all’esame del tribunale di Santa Maria Capua Vetere è la scorta illegale che l’11 dicembre 2013 lo accompagnò alla presentazione di un suo cd.

A prestare questo servizio, affinché il cantante non arrivasse in ritardo all’appuntamento, non fu però una scorta autorizzata ma una della polizia che in quelle ore risultava impegnata in un servizio antirapina.

Interrogato già nel 2015, Gigi D’Alessio dichiarò quanto segue al sostituto procuratore Antimafia, Luigi Landolfi: “La sera dell’11 dicembre del 2013 io ed il mio manager alloggiavamo presso l’hotel Vesuvio, in via Partenope, a Napoli. Albano (uno dei poliziotti, ndr.) arrivò con un’Alfa 156 assieme ad un suo collega e ci informò che non saremmo mai riusciti ad arrivare in tempo se ci avessero fatto da staffetta anticipando la nostra auto nel traffico, come facevano di solito, quindi ci disse che dovevamo salire in macchina con loro”.

Gigi D’Alessio ha ad ogni modo sempre precisato di non sapere che la scorta fosse illegale. Lo ha ribadito anche oggi, nuovamente sentito da Landolfi, confermando tutto quanto dichiarato e trascritto nel verbale risalente al 2015.

I poliziotti finiti sotto processo risultano essere accusati non solo di aver utilizzato indebitamente un auto di servizio per scarrozzare il cantante napoletano nella città, ma anche di aver fatto affari col clan Belforte, come risultato dall’inchiesta svolta.

Al termine della sua deposizione di stamane, Gigi D’Alessio ha scherzato con i giudici: “Finalmente sono davanti ad una giuria di qualità”, riferendosi ironicamente alla sua eliminazione dal 67esimo Festival di Sanremo e al bassissimo successo che il suo brano ha riscosso tra i componenti della giuria presente alla manifestazione canora.

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