9 Aprile 2021

Draghi attacca gli psicologi 35enni: “Smettetela di vaccinare”

Fonte foto: TPI.it

coronavirus

Draghi attacca la scelta del suo governo: “Smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, i giovani, i ragazzi, gli psicologi di 35 anni”

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, durante la conferenza stampa di ieri, ha giustificato i ritardi nella campagna vaccinale con i “furbetti” del vaccino. I cosiddetti furbetti, ovvero coloro che avrebbero “meno diritto” rispetto ai soggetti fragili, hanno comunque ricevuto la dose:Con che coscienza la gente salta la lista sapendo che lascia esposto a rischio concreto di morte persone over 75 o persone fragili?”.

Il premier, però, questa volta è stato più esplicito e ha attaccato – in particolare – la categoria degli psicologi: Smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, i giovani, i ragazzi, gli psicologi di 35 anni, queste platee di operatori sanitari che si allargano”.

Draghi durante il suo discorso ha puntato il dito contro gli stessi professionisti, che si sono limitati a rispettare la decisione del governo nel piano vaccinale. La prima categoria che è stata inserita nel programma di vaccinazioni – infatti – è stata proprio quella del personale sanitario, in cui rientrano medici, infermieri, operatori delle Rsa e anche psicologi, a cui è stato somministrato il vaccino Pfizer (utilizzato anche per i fragili e gli over 80).

L’Ordine degli psicologi ha sollecitato i suoi iscritti affinché provvedessero all’immunizzazione. Dunque, stando a quanto esposto nel decreto legge 44 del 1 aprile, che ha appunto introdotto l’obbligo vaccinale per tutti i professionisti sanitari (inclusi gli psicologi) è giusto vaccinare la categoria in questione.

Le proteste degli psicologi

Dopo le dichiarazioni di Mario Draghi sono scoppiate le polemiche da parte dei professionisti interessati:

Nessuno di noi ha chiesto di avere priorità, è stato il Governo a decidere le priorità vaccinali, ed in queste sono state incluse tutte le professioni sanitarie. Perché addirittura l’ultimo Decreto trasforma la facoltà in obbligo, esteso a tutti gli iscritti agli Ordini sanitari. Perché queste priorità e questi obblighi non sono determinati dal fine di proteggere i sanitari ma le persone, bambini e adulti, da loro seguiti“, ha scritto David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi.

In un post – riportato da Fanpage.it – rivolto a Draghi si legge:

Non ci sono solo gli Psicologi del SSN, ma ci sono le migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano nella scuola per sostenere il disagio determinato da un anno di scuole chiuse; ci sono, signor Presidente, le migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano con soggetti fragili, bambini diversamente abili, con problemi di sviluppo e con le loro famiglie; ci sono, signor Presidente, le migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano con gli anziani, RSA, malati oncologici, persone con patologie croniche, nel fine vita; ci sono, signor Presidente, le migliaia di psicologhe e psicologi che sono a fianco delle tante, troppe persone, che non ricevendo risposte dal pubblico per la mancanza scandalosa di psicologi, si rivolgono al privato. Come li vogliamo considerare, signor Presidente, queste decine di migliaia di professionisti della salute psicologica? Ma soprattutto, come vogliamo considerare i bambini, i giovani, le donne, gli uomini, gli anziani, che stanno aiutando e che non sono vaccinati o non possono esserlo? Persone che non meritano nessuna protezione? Le persone che in Italia, ogni giorno, hanno bisogno di un aiuto psicologico sono un popolo”.

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