5 Dicembre 2015

Botti illegali, ragazzino fermato dalla polizia

Botti illegali Maxi sequestro di botti illegali

Botti illegali, tredicenne fermato a Napoli dagli agenti di polizia per la vendita di fuochi d’artificio illegali

[ads1] “Lo faccio per aiutare la mia famiglia” queste le giustificazioni del misfatto compiuto dal tredicenne fermato, ieri a Napoli, per la vendita di botti illegali. Il ragazzino è stato sorpreso dagli agenti della polizia municipale di Napoli, in via Carbonara. Dalla morte che ha colpito la madre, ha spiegato alla polizia, ha cercato di aiutare la famiglia, in gravi difficoltà economiche, vendendo botti illegali. Il ragazzino, che frequenta la scuola dell’obbligo, è stato affidato al padre che ha assicurato un maggior controllo sul ragazzo. La Procura Minori, anche,  è stata messa a conoscenza di quanto accaduto. Quando la fame e la crisi attanagliano e colpiscono le menti più labili, il pensiero di rendersi utile è il primo che s’attiva. Ciò non giustifica l’atto illegale compiuto dal tredicenne, tuttavia, la difficile situazione sociale ed economica in cui si ritrovano a vivere diverse persone spinge a compiere atti gravosi per la società.

Sempre riguardanti i botti illegali, lo scorso novembre a Napoli, precisamente a Ponticelli, sono stati sequestrati dai carabinieri circa un migliaio, tra ordigni illegali e fuochi di artificio. Un’intera famiglia di 4 persone è stata denunciata. I botti illegali erano custoditi in casa e in auto: una situazione ad alto rischio che ha reso necessario l’intervento degli artificieri. Sequestrati 108 ordigni esplosivi (20 kg) e 977 artifizi pirotecnici convenzionali (16 kg). Sequestrata anche una pistola a gas privata del tappo rosso e 4 cartucce.

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