3 Giugno 2015

Vincenzo De Luca denuncia Rosy Bindi: è caos nel Pd

Vincenzo De Luca denuncia Rosy Bindi. L’ex-sindaco di Salerno e neo-presidente della Regione Campania non ha digerito il colpo gobbo del Presidente della Commissione Antimafia, che alla vigilia del voto del 31 maggio lo ha inserito al primo posto della lista degli “impresentabili”

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Chiuse le urne e festeggiata la risicata vittoria, Vincenzo De Luca si è preso la sua vendetta, rendendo nota sulla sua pagina twitter la decisione di denunciare Rosy Bindi per diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali e abuso d’ufficio. Si tratta del primo atto da Presidente della Campania, che sicuramente non passerà inosservato.

Immediata la replica della Bindi che lunedì, ospite della trasmissione di La7 “Piazzapulita”, aveva chiesto pubblicamente le scuse dal PD: “Quella di De Luca è una denuncia priva di ogni fondamento, un atto puramente strumentale, che ha scopi diversi da quelli che persegue la giustizia e che pertanto non mi crea alcuna preoccupazione”.

Il conflitto si era aperto venerdì scorso quando, poche ore prima del silenzio elettorale e dunque senza possibilità di replica degli interessati, la Commissione Antimafia aveva inserito il nome di Vincenzo De Luca, insieme a quelli di altri 14 candidati, nella black list degli impresentabili. Secondo indiscrezioni peraltro, la scelta è stata operata dalla sola presidenza dell’Antimafia, che ha inserito senza distinzioni indagati e imputati per reati di mafia e per i cosiddetti reati “spia”, come la concussione, reato per il quale lo stesso Vincenzo De Luca è imputato.

Vincenzo De LucaAnche Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, si è schierato in quest’occasione contro l’onorevole Bindi, nonostante in passato ne avesse elogiato l’operato: “Questa vicenda degli impresentabili è stato, per me, un grave passo falso, un errore istituzionale”.

Il conflitto all’interno del Partito Democratico, dunque, si radicalizza; con la minoranza che rimane sugli scudi e la Bindi accusata di strumentalizzare il proprio ruolo alla presidenza dell’Antimafia per regolare i conti interni al partito. Un tutti contro tutti, che per ora non fa contento nessuno: tranne Vincenzo De Luca, che sembra tranquillo, forse in attesa che da Roma si decidano a cambiare una volta per tutte la Legge Severino. Nel frattempo dice con sicurezza: “Avremo il tempo di fare tutto, insedieremo gli organi, faremo la nostra giunta improntata a massima competenza e ai volti puliti della società civile. Tutto nella legge, sempre rispettando le regole”.

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