16 Ottobre 2019

Vertenza SELAV: la protesta dei lavoratori

SELAV

SELAV, senza pace la sorte dei 48 lavoratori: questa mattina la protesta presso gli Uffici della Prefettura di Napoli

SELAV: ancora nessuna risposta ai 48 lavoratori dell’azienda che gestiva le lampade votive cimiteriali delle strutture di Poggioreale e Santa Maria del Pianto da oltre 50 anni.

Questa mattina, dopo le proteste di martedì sotto gli Uffici della Regione Campania, i dipendenti SELAV sono tornati in Piazza sotto gli uffici della Prefettura di Napoli per chiedere a gran voce l’intervento delle istituzioni.

Una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta dal Prefetto che si è fatto carico di intercedere con il Comune di Napoli per cercare di salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti SELAV.

Da dove nasce la vertenza SELAV?

Storia lunga ormai 6 mesi da quando, dopo una vicenda giudiziaria, che coinvolge il Presidente del CDA della Selav Spa, connessa alla gara per l’affidamento del servizio di illuminazione votiva, il Comune di Napoli sceglie di porsi in un regime di autotutela. Nel marzo 2019 il Consiglio di Stato ritiene legittima l’autotutela, pur non entrando nel merito della vicenda e pertanto la Selav viene estromessa dal servizio.

Tali vicende giudiziarie bloccano di fatto la società  in quanto la gestione delle lampade votive rappresenta l’unica commessa e colloca i 48 dipendenti in Cassa Integrazione dal mese di maggio.

Da allora rassicurazioni erano pervenute dal Sindaco di Napoli e dal Vice Sindaco Panini come il 3 aprile di quest’anno in sede di commissione: “ …i rapporti con la Selav sono ottimi….. in prospettiva faremo una gara ad evidenza pubblica… mettendo la clausola sociale del passaggio di cantiere …. sui lavoratori nel momento in cui la Selav continua l’attività non avranno danno….mai come in questa occasione la rotta è tracciata … siamo dell’idea che Selav prosegua fino alla prossima gara….” – dichiarò il Vice Sindaco.

Ma a luglio le aspettative vengono disattese come recita un comunicato dei lavoratori:

“Nel mese di luglio, senza che fossero intervenuti eventi che potessero giustificare il cambio di rotta, il Comune di Napoli attraverso l’estensione di un contratto esistente affida, con una determina dirigenziale, l’appalto, che prevende anche il servizio per le lampade votive, oltre ad altre attività connesse, alla Citelum,azienda operante nell’ambito dell’illuminazione pubblica cittadina. L’affidamento è previsto fino a dicembre 2021 con l’ipotesi di proroga di un ulteriore anno. Le garanzie fornite dal Comune di Napoli vengono pertanto disattese. La Citelum dichiara di non avere intenzione di assumere i dipendenti della Selav se non in minima parte e nemmeno l’intervento dell’Assessore Buonanno serve a far recedere la Citelum da questa posizione. Il Vicesindaco Panini e la stessa Assessore Buonanno ribadiscano la “correttezza e validità” degli impegni assunti dalla politica, ma nonostante ciò la Citelum si rende indisponibile e la “politica” diventa latitante.”

In questi giorni i lavoratori sono tornati in Piazza per chiedere a politica ed istituzioni un intervento per la tutela dei 48 posti di lavoro e di altrettante famiglie.

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