25 Agosto 2023

Uomini e Donne, presentata la terza tronista: è stata già vista in Tv!

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UOMINI E DONNE: LA NUOVA TRONISTA – La nuova stagione di Uomini e Donne sta per cominciare e in questi giorni stiamo facendo la conoscenza con i nuovi tronisti. Nella giornata di ieri, 24 agosto 2023, è stata presentata la nuova tronista dopo l’annuncio dei nomi dei primi due [Cristian e Brando, ndr.]. Come si chiama la terza tronista?

Uomini e Donne, ecco chi è la terza tronista: volto già conosciuto

Come si diceva, la terza tronista che andrà ad occupare il trono di Uomini e Donne è un volto già conosciuto. Infatti, Manuale, questo è il suo nome, è già comparsa in un altro ben noto programma di Canale 5, ovvero Tempation Island. Manuela, all’epoca, aveva partecipato a suddetto programma col proprio fidanzato, Stefano Sirena. I due, si ricorda, si son lasciati alla fine del programma.

Uomini e Donne, la presentazione di Manuela

Ecco cosa ha detto Manuela nel suo video di presentazione:
Sono Manuela, ho 34 anni e sono nata a Brindisi. Dopo la fine di una relazione per me molto importante per la quale ho sofferto molto, a maggio, mi sono trasferita a Roma. Sono introversa e timida, dolce, testarda, premurosa, generosa anche se non ho nulla, sensibile e romantica. Scrivo lettere d’amore ma alle parole preferisco i fatti. Non so ballare ma ballo, non so cantare ma canto, però so cucinare. La mia non è stata una vita facile. Vengo da una famiglia problematica, per forza di cose sono cresciuta in fretta. Mia madre, figlia unica, proveniva da una famiglia molto molto ricca, mio padre no. I genitori di mia madre volevano che lei sposasse un uomo ricco, se così non fosse stato le avrebbero tolto tutte le proprietà. Mia madre scelse il cuore e scappò con mio padre rinunciando a tutto“.

La tronista ha continuato il suo racconto: “Io e mia sorella, non capivamo cosa fosse successo, dove fossero i nostri genitori e i nostri fratelli. Ricordo solo che gli assistenti sociali ci portarono via, venimmo separati e portati presso delle famiglie affidatarie. […]  A 18 anni ho lasciato la comunità, avevo una casa, due lavori e l’affidamento dei miei fratelli. I soldi che guadagnavo mi servivano per pagare l’affitto, le bollette, le spese mediche e mettermi un piatto a tavola. Se mi rimaneva qualcosina facevamo una colletta con mia sorella e portavamo dei regali ai nostri fratellini. Con il passare del tempo mia madre guarì dalla depressione, le venne consegnato un alloggio popolare e le venne riassegnato l’affidamento dei due piccolini“.

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