Tradizioni napoletane, cosa sono i “dolci ospedalieri”?
La pasticceria napoletana è certamente un’arte di cui, però, non tutti sanno la storia e i segreti. In pochi conoscono i “dolci ospedalieri”
I dolci della tradizione napoletana hanno origini lontane e la loro storia è stata spesso influenzata da un misto di culture. Tante le delizie che sono diventate simbolo dell’arte pasticcera partenopea, ma forse non tutti sanno che la maggior parte dei dolci napoletani sono nati in convento, da qui il nome di “dolci ospedalieri”.
Quasi tutti gli ospedali situati nel centro antico di Napoli derivavano da conventi gestiti dalle “suore ospedaliere”. Queste suore, non solo si dedicavano ai nosocomi, assicurandosi il loro buon funzionamento, ma erano anche solite preparare gustosi dolci. Queste delizie ben presto divennero famose a Napoli e iniziarono a diffondersi.
Le suore offrivano i dolci ai malati per provare a migliorare loro la giornata con un pizzico di dolcezza.
Nel libro “Manuale di napoletanità” di Amedeo Colella, si legge che molte ricette con il passare del tempo sono andate perse, ma, tra quelle conservate, c’è “O Dolce Pellegrino”, nato all’Ospedale Pellegrini di Napoli.
Era un gustoso dolce aromatizzato con una buccia di arancia o di limone: l’impasto, inizialmente, veniva steso e cosparso con abbondante zucchero a velo. Successivamente bisognava tagliare la sfoglia in tanti pezzettini da mettere poi in forno.
Quella dei “dolci ospedalieri” è una storia molto antica e poco conosciuta, ma è l’ennesima tradizione che fa di Napoli una città unita, ricca di qualità e di tipicità.
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