2 Dicembre 2016

Terra dei Fuochi, 83 denunce nei confronti di imprenditori fuorilegge

Immagine di repertorio

terra dei fuochi giugliano rogo

I Carabinieri di Napoli e Caserta hanno svolto controlli a tappeto nella Terra dei Fuochi: sono scattate 83 denunce. Il terreno era coltivato con acque contaminate e gli animali allevati in ambienti altamente inquinati

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Continuano i controlli dei Carabinieri di Napoli e Caserta nella Terra dei Fuochi, territorio situato tra la periferia nord di Napoli e il casertano, dilaniato negli anni da sversamenti illegali e dal predominio della malavita organizzata.
Al fine di limitare i danni già causati non solo all’ambiente, ma anche alle persone residenti in quell’area così gravemente danneggiata, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli su aziende e coltivatori della zona.

Il risultato è stato evidente: 83 denunce e 35 tra sequestri e sospensioni di attività. Tali provvedimenti sono stati adottati soprattutto nei confronti di imprese operanti sul territorio, operanti nel settore tessile, dell’abbigliamento  e in quello dei carburanti.

I reati contestati dai carabinieri sono molteplici: smaltimento illecito di rifiuti, emissione non autorizzata di fumi in atmosfera, violazione della normativa in materia igiene sui luoghi di lavoro, impiego di manodopera irregolare e clandestina, senza per giunta alcun rispetto delle normative di sicurezza dei lavoratori.

Alcuni coltivatori attingevano l’acqua da falde acquifere contaminate dalla presenza di rifiuti, che poi veniva utilizzata per l’irrigazione dei campi, come scoperto a Qualiano.
A Cicciano, invece, un uomo è stato sorpreso a incendiare rifiuti vegetali e di plastica su un fondo agricolo. Mentre sono di Giugliano gli imprenditori, proprietari di un’azienda zootecnica, che tenevano 400 capi di bestiame in condizioni del tutto illegali; nessun registro di carico e scarico dei medicinali per gli animali, né rispetto delle norme di igiene basilari. Gli animali erano addirittura a pochi passi da grosse lastre di amianto che coprivano gran parte del territorio.

Il giro di vite posto in essere dalle forze dell’ordine nella Terra dei Fuochi continuerà. Degli aerei continueranno a sorvegliare le zone di Caivano e Acerra per verificare il rispetto del divieto di coltivazione vigente in quelle zone ad alto rischio di contaminazione.

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