5 Marzo 2021

Tagli e restituzione indennità per medici del 118: l’Ordine chiede l’intervento di De Luca

Immagine di repertorio

vaiolo delle scimmie

Tagli ai medici del 118 e restituzione indennità: l’Ordine dei Medici richiede l’intervento del Presidente della Regione De Luca

Tagli e restituzione indennità per i medici del 118: richiesto l’intervento del Presidente della Regione Campania De Luca.

L’ASL Napoli 1 ha fatto giungere, come si apprende dal Quotidiano Sanità, le prime raccomandate ai medici del 118 per la sospensione della remunerazione aggiuntiva con l’avviso del taglio del quinto dello stipendio al fine di recuperare tutte le indennità definite corrisposte indebitamente.

Un’enorme stangata, dunque, quella che si sta abbattendo sugli operatori dell’emergenza convenzionata e che ha richiesto l’intervento dell’Ordine dei Medici che si è appellato al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per cercare di risolvere nel migliore dei modi possibile la situazione.

Bruno Zuccarelli ha dichiarato:

“Mai come questa volta l’intersindacale della Dirigenza e della Convenzionata si sta muovendo compatta per raffreddare la situazione  c’è stata anche un’audizione dal Prefetto, ma fin ora la Regione ha solo preso tempo e non ha fornito risposte esaustive. Le Asl hanno cominciato ad applicare le trattenute in busta paga. Questa è una dichiarazione di guerra bella e buona: si rischia così di smantellare il servizio del 118. Demedicalizzare le ambulanze porterà inevitabilmente a riversare, senza filtri a monte, tutte le prestazioni sui Pronto soccorso degli ospedali. Non dimentichiamo che i medici del 118 risolvono spesso tante emergenze senza la necessità di rivolgersi alle strutture ospedaliere”.

È stato, dunque, richiesto l’intervento della Regione da parte dell’Ordine dei Medici:

“Intervenire con decisione per risolvere questo problema, che deve essere risolto dalla politica. E sino a quando non si sarà definitivamente chiuso questo capitolo è necessario che venga istituto un tavolo di confronto permanente che possa garantire l’ascolto e la giusta considerazione delle istanze che arrivano da questi medici”.

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