Suicidio a Napoli, Chiara si toglie la vita a 19 anni: era una ragazza transgender
Ancora un suicidio a Napoli: si toglie la vita Chiara, ragazza transgender. "La vita come un labirinto senza uscita"
SUICIDIO A NAPOLI – Era spesso vittima di bullismo e veniva altrettanto frequentemente aggredita. Ha deciso per togliersi la vita a soli 19 anni.
Parliamo di Chiara, una ragazza della periferia di Napoli. Si è suicidata in un appartamento a Scampia; una vita travagliata la sua, era una ragazza transgender, aveva abbandonato gli studi per i soprusi ricevuti. La tragedia è avvenuta nella giornata di lunedì.
Stando a quanto raccontato dai colleghi di Open, anche la famiglia si era messa contro di lei: i genitori non accettavano il suo sentirsi donna e le sorella l’avevano rifiutata a loro volta. Questo uno stralcio di una sua lettera: SUICIDIO A NAPOLI
«A volte mi chiedo cosa ci sia di sbagliato in me. In fondo sono sempre un essere umano. Io mi sento una donna, vorrei riconoscermi, vestire al femminile e non da maschio, vorrei avere più spazio, essere tranquilla e non avere paura. Mi sento in un labirinto senza uscita».
Aveva chiesto aiuto al numero verde contro l’omotransfobia al Gay Center ma poi ritrattò tutto quando gli agenti la raggiunsero al suo domicilio.
Sul suicidio a Napoli si è espressa anche la responsabile della casa famiglia Refuge Lgbt di Gay Center Sonia Minnozzi, si è espressa così:”Ho seguito Chiara quasi dall’inizio fino a pochi mesi fa, ed unisco il cordoglio a quello dell’associazione, e dei suoi cari, e proprio nella sua memoria lavoreremo per accogliere sempre più ragazze e ragazzi come lei che vengono emarginati dalla società e/o dalle famiglie, sino a che potremo augurandoci che le istituzioni non ci abbandonino, ma anzi ci sostengano con più forza” .
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