25 Giugno 2020

Pietro Puzone, dallo scudetto con il Napoli a clochard

Dallo Scudetto con il Napoli dell’87 a clochard. E’ la strana realtà di Pietro Puzone. Il sindaco di Acerra è pronto ad aiutarlo

ACERRA – E’ proprio vero quando si dice che la vita ti può dare molto e allo stesso tempo toglierti tutto ciò che ti ha dato. Questa sorte è toccata anche all’ex Campione del Napoli Pietro Puzone. L’ex centrocampista aveva vinto lo storico scudetto del 1987 con Maradona. Ora però Pietro Puzone sta vivendo un vero e proprio dramma, dorme per strada e vive come un clochard.

A segnalare la notizia della drammatica situazione dell’ex Campione azzurro è stato un ascoltatore di Radio Marte che durante la trasmissione  “La Radiazza” ha detto: “Pietro versa in condizioni disumane: è diventato un clochard, dorme sulle panchine e, probabilmente, è malato. Abbiamo segnalato al sindaco questa situazione, ma nessuno è intervenuto. Anzi, proprio ieri l’abbiamo accompagnato in comunità, dove inizierà la cura per uscire dal tunnel in cui è finito. E non è vero che è stato abbandonato, ma io, insieme ad altri cittadini acerrani e alla famiglia ci stiamo occupando di lui, ora che ha deciso di tornare a essere la bella persona che è. Se i suoi vecchi amici calciatori lo andassero a trovare in ricordo dei bei tempi. Lui ne sarebbe davvero felice”.

Anche il sindaco di Acerra Raffaele Lettieri è intervenuto durante il programma di Radio Marte per dire la sua sulla situazione in cui riversa Pietro Puzone. Ecco le parole del sindaco di Acerra: “Ce ne siamo occupati già a maggio, in piena emergenza Covid. Io stesso notai l’ex calciatore su una panchina, mentre passavo con l’auto, e lo feci avvicinare dal mio autista. Era insieme ad altre due persone, che erano nelle sue stesse condizioni, e solo una di loro ha accettato di essere aiutata. Invece con Pietro siamo riusciti un paio di volte a fargli fare una doccia e a fargli indossare vestiti puliti per consentirgli di recarsi al Sert in condizioni decenti, ma purtroppo il colloquio con i dottori non è andato bene. Credo che per aiutarlo sarebbe utile che personaggi che hanno vissuto con lui l’epoca del Napoli di Maradona lo agganciassero e facessero da stimolo per fargli capire che lui è ancora qualcuno e che deve farsi aiutare”.

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