Omicidio Torre Annunziata, l’ipotesi: punizione per furto in casa
Alfonso Fontana potrebbe essere stato ucciso per il furto che avrebbe commesso in casa della parente del boss.
Sviluppi sull’omicidio del 24enne, Alfonso Fontana, a Torre Annunziata: la morte del giovane potrebbe essere collegata a un furto da centinaia di migliaia di euro. Ebbene, stando a quello che si legge da Fanpage.it, il furto in questione pare che sia avvenuto nella casa di una parente di un personaggio di spicco della camorra del napoletano.
L’ipotesi che stanno seguendo gli investigatori, quindi, sarebbe quella relativa a una punizione a seguito dello sgarro che avrebbe commesso il Fontana.
Omicidio Torre Annunziata, la pista seguita dagli inquirenti
Stando sempre a quello che si legge da Fanpage.it, quindi, l’omicidio potrebbe essere che non fosse pianificato con quelle modalità; potrebbe darsi che i responsabili volessero portare il Fontana in altro luogo. Il suo tentativo di fuga abbia indotto i killer ad aprire il fuoco.
Nel corso delle indagini per ricostruire la dinamica dei fatti sarebbero emersi degli elementi che hanno portato alla pista del furto nell’abitazione, avvenuto pochi giorni prima. Pertanto, potrebbero aver attirato il 24enne all’appuntamento che si è poi tramutata in un’esecuzione.
Alfonso Fontana: chi è il 24enne ucciso a Torre Annunziata
Come si apprende da Fanpage.it, Alfonso Fontana, residente nella vicina Castellammare di Stabia, pare che fosse già noto alle forze dell’ordine. Si legge che il Fontana fosse legato alla famiglia malavitosa conosciuta come “e Fasano”, e che fosse il nipote dell’ex killer Antonio Fasano, ucciso in un agguato ad Agerola nel 2017. Secondo gli inquirenti non avrebbe avuto un ruolo in dinamiche di criminalità organizzata.
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