29 Aprile 2024

Napoli – Roma è la cartina al tornasole della stagione

Napoli - Roma ha enfatizzato i limiti, gli errori e le difficoltà di un collettivo, che subirà una rivoluzione nelle prossime settimane.

foto facebook SSC Napoli

napoli in europa

NAPOLI – ROMA È LA CARTINA AL TORNASOLE DELLA STAGIONE. Dagli errori sotto porta agli orrori di Juan Jesus, passando per la gestione sbagliata da parte di Calzona. La sfida contro gli uomini di Daniele De Rossi è la cartina al tornasole di una stagione tribolata, nella quale alcuni elementi scavalcano il Capitano Giovanni Di Lorenzo e decidono in autonomia, finendo quasi alle mani. Niente proroga del ritiro a Caserta (iniziato venerdì) e anche complimenti alla squadra. Precisamente per quale motivo? Per aver fallito miserabilmente ogni obiettivo, ammesso ci sia stato. Per essere fuori dalla Champions League (quest’anno cinque posizioni disponibili) e quasi da Europa League e probabilmente anche Conference? Gli interrogativi sono molteplici nell’ambiente partenopeo, che non ha digerito l’atteggiamento reiterato e irritante dei Campioni d’Italia nel corso di tutta l’annata. Con evidenti responsabilità da parte della proprietà sulle valutazioni tecniche ed inesattezze dei tecnici, che si sono susseguiti sulla panchina degli azzurri.

Napoli – Roma, l’Europa è sempre più distante

Errare è umano. Ma non imparare nulla è ancora più grave. Ed in vista della prossima stagione, la società non può permettersi altre scelte scellerate. Il casting dell’allenatore è già iniziato da diverse settimane. Con i rumors su Antonio Conte e la pole di Stefano Pioli a riempire le prime pagine dei quotidiani e delle testate. Al presidente Aurelio De Laurentiis l’ardua scelta, con la speranza che si faccia consigliare da uomini di fiducia e di competenza. Perché in questi casi serve l’esperienza ed il coraggio di azioni forti. Anche impopolari. Che abbiano come fine il bene comune della società, il rispetto del budget finanziario dell’azienda e di un notevole miglioramento del tasso tecnico del collettivo. Che subirà una rivoluzione nel corso delle prossime settimane. Mancano ancora quattro gare per concludere il campionato. Le trasferte di Udine e Firenze, ostica e nefasta. Ma anche le gare interne contro il Bologna e il Lecce. Il destino non è nelle mani degli azzurri, che dovranno fare bottino pieno. E sperare che le dirette avversarie in graduatoria non facciano punti. Operazione aritmeticamente possibile. Inverosimile, a giudicare dal rendimento schizofrenico di un collettivo, partito con ben altre aspettative.

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