20 Marzo 2024

Napoli morì per trasfusione infetta, Ministero condannato a risarcire

Napoli morì per trasfusione infetta: un uomo di Mugnano ha contratto l'epatite C a causa di un errore medico, la sentenza di risarcimento

Pixabay

Napoli morì per trasfusione infetta

Napoli morì per trasfusione infetta: La sezione distaccata di Casoria del Tribunale di Napoli ha condannato il Ministero della Salute a risarcire la famiglia della vittima.

Il Ministero dovrà pagare oltre 170mila euro alla moglie dell’uomo e ai quattro figli della coppia. Nonché 195mila euro per danno biologico terminale e danno catastrofale.

Era il 1985 quando un uomo di Mugnano, di 47 anni, si sottopose a una trasfusione di sangue per una frattura al femore, presso l’Ospedale C.T.O. di Napoli.

Quindici anni dopo, l’uomo scoprì di aver contratto l’epatite C, che tra atroci agonie lo ha portato alla morte nel 2015. Per i familiari della vittima, la causa del virus era da ricercare in quella trasfusione, per l’impiego di una sacca di sangue infetta.

Nei giorni scorsi, i giudici hanno dato ragione alla moglie e ai figli del 77enne scomparso. Il Tribunale ha riconosciuto la colpevolezza del Ministero della Salute per “omissione di controllo sul sangue”. Il Ministero è stato condannato al risarcimento dei danni arrecati per la negligenza.

Napoli morì per trasfusione infetta – Il legale della famiglia della vittima, l’avvocato Piervittorio Tione, ha spiegato:

“I familiari hanno deciso di adire il tribunale partenopeo per ottenere la condanna del Dicastero della Sanità al pagamento di un risarcimento sotto un duplice profilo. Per il cosiddetto danno iure hereditario (e cioè i danni fisici e morali che spettavano al soggetto trasfuso e poi trasferiti, in virtù della sua morte, agli eredi). Per il cosiddetto danno iure proprio, cioè danno morale (non patrimoniale) che spetta ai congiunti più stretti (coniuge e figli) che vedono finire in modo traumatico la relazione con il proprio caro”.

Il Ministero della Salute è stato condannato al risarcimento anche per un’altra vicenda simile avvenuta in Sicilia. 29 anni fa un uomo morì dopo aver contratto l’epatopatia cronica Hcv in ospedale per una sacca infetta. Dopo un lungo iter processuale il Tribunale di Catania ha accolto la tesi dei familiari.

Il Ministero dovrà pagare 500mila euro nei confronti della vedova e dei due figli della vittima.

Se ti è interessato l’articolo “Napoli morì per trasfusione infetta”, potresti leggere anche : Lutto a Mugnano, Aldo muore a soli 51 anni