31 Ottobre 2015

Centro Direzionale: Lo sciopero dei lavoratori ”dimenticati”

Centro Direzionale (Napoli), continuano le proteste di un gruppo di lavoratori che, dopo aver prestato servizio per 25 anni, sono stati messi in cassa integrazione

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Il Centro Direzionale, situato nel cuore di Napoli, è da sempre considerata una piccola grande city, un luogo tranquillo dove i cittadini vivono e lavorano.

Da 25 anni, le aree pubbliche e private del Centro Direzionale sono tenute in ordine da alcuni dipendenti della ditta ”Giardini”,  incaricati della pulizia delle strade e dello svuotamento dei cestini dell’immondizia.

Dal 4 ottobre però le cose sono cambiate, i 9 dipendenti della ditta sono stati messi in cassa integrazione senza proroga di reintegro, quindi con successivo licenziamento, dopo aver prestato servizio nel Centro Direzionale per circa 25 anni.
Le strade del centro direzionale nell’ultimo mese non ricevono pulizie, e la situazione sta degenerando giorno dopo giorno.

Noi di NapoliZon siamo andati li per fare chiarezza su ciò che sta accadendo:

Il fatto risale al 10 agosto 2015 quando, il segretario generale della ragioneria del Comune di Napoli, ha reso necessario l’aggiornamento e la classificazione delle strade all’interno del Centro Direzionale in suolo pubblico.

Le strade in questione sono: Viale della Costituzione, Viale Calamandrei, viale Umberto Terracini, Viale San Carlo Borromeo, Piazza Ugo la Malfa e alcune strade di ambiti privati ad uso pubblico, comunque di pertinenza comunale, classificate ”Strade senza nome”.

0001

Agli atti, ai sensi dell’articolo 2 del CdS, il comma 5 dispone che:

[…] Per le esigenze di carattere amministrativo e con riferimento all’uso e alle tipologie dei collegamenti svolti, le strade, come classificate ai sensi del comma 2, si distinguono in strade statali, regionali, provinciali e comunali, […]. Enti proprietari delle dette strade sono rispettivamente lo Stato, la Regione, la Provincia ed il Comune. Inoltre si segnala che la procedura di classificazione delle strade, che si conclude, ai sensi delle norme richiamate con un provvedimento di competenza regionale, ha funzione propedeutica alle altre attività di competenza comunale […].

L’amministrazione comunale ha dunque aggiornato la classificazione delle strade cittadine di pertinenza comunale e, premesso che la viabilità interna al Centro Direzionale è costituita oltre che da strade comunali, da vie ed ambiti privati, che danno accesso ad importanti edifici pubblici, dispone l’aggiornamento dell’elenco delle strade di pertinenza comunale, inserendo le vie interne al Nuovo Centro Direzionale di Napoli, individuate dalle schede e dai grafici allegati alla proposta, ricadenti nell’ambito territoriale di Poggioreale-Zona Industriale.

Il 4 settembre 2015, la giunta comunale dà esecuzione immediata alle incombenze legislatorie, visto (secondo parere dell’amministrazione comunale) il motivo di urgenza.

Gli atti sono pervenuti al comune di Napoli tramite email, mandata dal coordinatore dell’avvocatura comunale Fabio M.Ferrari, alla luce della necessità di provvedere all’eliminazione del contenzioso legale ( in particolare civile) tra il comune e la società GE.SE.CE.DI, consorzio costituito da tutti i proprietari degli immobili del Centro Direzionale Ovest, che si occupa della pulizia delle aree di uso pubblico di proprietà dei consorziati e della vigilanza generica dell’intero complesso.

Contenzioso legale chiarito con questa delibera, ma che ha lasciato altresì a casa 9 dipendenti della ditta Giardini e relative famiglie.

I dipendenti, una volta ricevuto l’avviso di cassa integrazione e senza aver avuto rassicurazioni riguardo un futuro reintegro, hanno iniziato dal 4 ottobre uno sciopero ferrato, condannando il comune di indifferenza nei loro confronti e nelle rispettive famiglie.

Gli operai attualmente si trovano accampati nel Centro Direzionale, in una tenda, denominata dagli stessi ”Tenda dei Morti Viventi”.

 

''L'indifferenza delle persone è brutta...''

”L’indifferenza delle persone è brutta…”

 

Lo sciopero era iniziato sul cornicione di uno dei palazzi del Centro Direzionale, dove i 9 uomini,  dettati dalla disperazione in cui versano, avevano minacciato il suicidio.

Monitorati per circa due settimane da vigili del fuoco e forze dell’ordine sono stati invitati a scendere, subendo in alcuni casi anche violenze verbali e percosse.

Uno degli operai denuncia il mancato riconoscimento da entrambe le parti in questione (Comune e GE.SE.CE.DI) di 25 anni di onesto servizio portato avanti con professionalità, inoltre gli operai condannano l’assessore al lavoro e alle attività produttive Enrico Panini, (Assente, inoltre, durante la riunione della Giunta comunale che ha dato atto alla delibera numero 564 riguardante il Centro Direzionale) reo di non riceverli.

Il medesimo problema è stato riscontrato da loro anche in ambito privato, dove, successivamente alla convocazione nella sede GE.SE.CE.DI, sono stati invitati a tacere per evitare di mettere a rischio: ”…i posti di questi poveri lavoratori”.

Gli operai chiedono di essere messi al corrente della situazione, sfiniti ormai da un mese di proteste, amareggiati dall’indifferenza delle persone che ogni giorno passando, osservano inermi la disperazione di padri di famiglia che nulla pretendono se non lavorare con onestà.

 

 

 Articolo a cura di Marina Cozzolino e Luca di Febbraro

 

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