6 Dicembre 2020

Campania zona arancione università: cosa cambia per esami e lauree

Campania zona arancione università – Aggiornamento dall’Università degli studi di Napoli Federico II: cosa cambia per esami e sedute di laurea?

CAMPANIA ZONA ARANCIONE UNIVERSITÀ – La Regione Campania, a seguito dell’ordinanza emanata dal Ministero della Salute, entra a partire da oggi in Zona Arancione – area a rischio medio alto. Tante sono le domande su quello che cambia, anche per il mondo universitario.

Il Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Matteo Lorito, ha pubblicato una nota di chiarimento sulle nuove disposizioni. Si legge nella circolare: «Il passaggio della nostra Regione da zona rossa a zona arancione ci consente di modificare le disposizioni relative alle attività da poter svolgere in presenza, ovviamente sempre in accordo con le norme che tutelano la salute».

Cosa cambia per il semestre in corso? Il Rettore spiega che la vicinanza temporale con il suo termine (almeno per la stragrande maggioranza dei Corsi di Studio) rende poco significativo un cambio di modalità di erogazione.

«Pertanto – continua Lorito – il nostro Ateneo al momento non prevede un passaggio alla didattica in presenza per il primo semestre dell’Anno Accademico 2020/2021. Eventuali eccezioni, autorizzate dal Rettore su richiesta motivata della Scuola, saranno adeguatamente pubblicizzate».

Cosa succederà al secondo semestre? Chiarisce il Rettore: «Invito tutte le Scuole e i Dipartimenti a prevedere la didattica in presenza almeno per il primo anno di corso e auspicabilmente anche per gli anni successivi al primo, nelle more di una prossima valutazione fatta alla luce dell’andamento del quadro normativo». Dunque, il discorso è in fase di sviluppo.

Esami e sedute di Laurea

La domanda che più circola fra gli studenti è relativa agli esami di profitto e le sedute di laurea. Il passaggio in zona arancione consente di effettuare in presenza le verifiche e le altre attività curriculari. Tra questi: esami di profitto e prove intercorso, laboratori didattici ed esercitazioni, esami finali di laurea e proclamazioni, tirocini didattici e sopralluoghi didattici.

Tuttavia, conclude il Rettore, «i Dipartimenti e le Scuole possono da subito, se necessario chiedendo il sostegno della Ripartizione Prevenzione e Protezione, far partire questa nuova fase di attività in presenza, con particolare riferimento alle sedute di laurea e agli esami di profitto da svolgere nelle finestre d’esame tra la fine del primo e l’inizio del secondo semestre».

Presumibilmente, viste le tempistiche ridotte, eventuali esami e sedute di laurea del mese di dicembre potrebbero restare in modalità telematica.

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