Ancelotti, ciclo finito? Tre le alternative
Dopo la turbolenta settimana appena trascorsa, conclusasi con il deludente pareggio casalingo contro il Genoa, potrebbe essere terminata l’avventura di Carlo Ancelotti alla guida del Napoli. Tre le alternative possibili
Uno 0-0 che ha deluso tutti. Pubblico, che dopo una settimana come quella appena trascorsa si aspettava una reazione quantomeno di cattiveria. Giocatori, rimasti inermi a fine partita a prendersi i fischi. Tecnico, che non può essere contento di quanto sta avvenendo. E proprio Carlo Ancelotti potrebbe vedere la sua avventura sulla panchina del Napoli giungere al capolinea.
A dirla tutta, la scintilla con la difficile piazza partenopea non è mai scoccata. Nessuno ha mai messo in dubbio la caratura di Ancelotti, ma è stato inserito in un contesto, inteso sia come ambiente esterno che come spogliatoio, molto legato alla precedente gestione. Non è un segreto, infatti, che il pubblico napoletano fosse affascinato (per usare un eufemismo) dal gioco di Maurizio Sarri, fatto di intensità, pressing alto, fraseggi rapidi e soprattutto tante occasioni da gol. E non è un segreto nemmeno che tanti giocatori, Insigne e Mertens in primis, ma anche Allan e Koulibaly, prediligessero quegli schemi, oltre ad essere strettamente legati alla persona.
Ancelotti è, invece, un “normalizzatore”. Un allenatore bravo a gestire il gruppo, pragmatico nelle scelte e poco avvezzo al “calcio champagne”. Date queste premesse, il tecnico, dunque, potrebbe essere sacrificato per dare una scossa all’ambiente devastato da comportamenti inaccettabili, prestazioni opache e risultati deludenti.
Possibile addio di Ancelotti: le tre alternative
Quali, dunque, le possibili alternative? È chiaro che il mercato degli allenatori svincolati non offre grandi garanzie, ma ad oggi sono tre i nomi possibili in caso di addio del tecnico di Reggiolo.
1) Massimiliano Allegri. È probabilmente il miglior allenatore disponibile sulla piazza, di sicuro il più vincente. Negli ultimi cinque anni ha vinto 5 scudetti di fila con la Juventus, 4 Coppe Italia, 3 Supercoppe oltre a disputare due finali di Champions League. Difficilmente, però, il tecnico livornese accetterebbe un treno in corsa e con queste difficoltà. Ma, senza dubbio, sarebbe affascinante il riproporsi dello scontro con Sarri, stavolta a parti invertite.
2) Luciano Spalletti. Non un nome in grado di infiammare le folle, ma di sicuro il tecnico di Certaldo sarebbe in grado di dare equilibrio all’ambiente anche a costo di scelte drastiche (Totti e Icardi sono due esempi lampanti). Inoltre, la sua forte personalità gli consentirebbe di reggere bene l’urto con la piazza.
3) Laurent Blanc. Nome quasi esotico, a dirla tutta, dato che il francese non allena da tre anni dopo la fine della sua avventura al Psg. Ma a differenza dei vari Wenger e Mourinho, Blanc accetterebbe probabilmente la sfida di traghettare la squadra fino al termine della stagione. Inoltre, l’ex ct transalpino conosce già la piazza napoletana avendo vestito la maglia azzurra nella stagione 1991-92, protagonista con 6 gol (da difensore) di un ottimo quarto posto agli ordini di mister Claudio Ranieri.
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