12 Maggio 2019

Sanità, nuove aggressioni all’Ospedale del Mare e al San Giovanni Bosco

Ospedale del Mare

Sanità, nuove aggressioni all’Ospedale del Mare e al San Giovanni Bosco: la dencia dei Verdi

Sanità, nuove aggressioni all’ospedale del Mare e al San Giovanni Bosco.  Borrelli (Verdi):  “Pugno duro contro chi aggredisce personale medico, infermieristico e guardie giurate nei presìdi ospedalieri. Bene richiesta del Commissario Verdoliva per tolleranza zero su questi fenomeni”. Onorato (Afida): “Così non si può andare avanti. Vogliamo riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale”

“Si moltiplicano le aggressioni ai danni del personale medico, infermieristico e delle guardie giurate all’interno degli ospedali. Gli episodi registrati nelle ultime ore all’ospedale del Mare e al San Giovanni Bosco confermano, purtroppo la gravità di una situazione che deve essere affrontata con pugno duro. Condivido pienamente le parole del Commissario dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, quando chiede tolleranza zero per questi fenomeni. I violenti devono essere sbattuti fuori dagli ospedali e bisogna far sì che paghino anche i danni per intero quando feriscono il personale e sfasciano i reparti. Chiederò che l’amministrazione sanitaria si costituisca parte civile ogni qual volta si registri un episodio del genere e che vengano istituiti presìdi fissi delle forze dell’ordine pronte a intervenire identificando e arrestando gli aggressori. E’ l’unico modo per ridurre un fenomeno che conta circa tremila aggressioni l’anno in Italia ed è in continua espansione”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Sanità.

“Così non si può andare avanti – ha dichiarato Michele Onorato, guardia giurata e presidente dell’associazione Afida –  le guardie giurate nei presìdi ospedalieri sono sempre  in prima linea. Nei pronto soccorso facciamo spesso da cuscinetto tra il personale medico e i familiari dei ricoverati ma non possiamo intervenire per identificare gli aggressori. Chiediamo il riconoscimento del titolo di pubblico ufficiale che ci consentirebbe di essere più efficaci nell’ambito delle nostre funzioni e, soprattutto, consentirebbe di avere la procedibilità automatica dell’azione penale nei confronti degli aggressori. Cosa che sottrarrebbe il personale in servizio da ulteriori minacce e problemi con gli aggressori dovendo, come accade oggi, procedere con querela di parte”.

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