Documenti in cambio di denaro: indagini aperte alla Prefettura di Napoli
Giro facile di documenti dati a chi non poteva riceverli, indagato il funzionario della Prefettura di Napoli
Funzionari infedeli che fornivano dietro compenso documenti a chi non poteva farne richiesta, come pregiudicati e irregolari. E’ questa l’ipotesi che è avvenuta, secondo gli inquirenti, a capo di una vera e propria “associazione a delinquere”. I “clienti”, grazie ad alcuni mediatori – secondo la ricostruzione degli investigatori – entravano in contatto con il funzionario infedele ed i suoi complici. In cambio di denaro, questi fornivano loro patenti di guida, patenti nautiche, permessi di soggiorno (anche a immigrati irregolari), anche se erano stati loro sottratti per gravi infrazioni.
L’inchiesta è partita dalle indagini sui numerosissimi casi di assenteismo nell’ospedale Loreto Mare della città che, tra l’altro, ha anche fornito i presupposti per indagare sui presunti esami truccati nella facoltà di Medicina nell’Università Federico II. La Procura ha anche disposto perquisizioni, eseguite dai carabinieri del NAS, negli uffici della Prefettura, di un poliziotto anch’egli indagato e della motorizzazione civile. Una vicenda che potrebbe riservare colpi di scena improvvisi coinvolgendo altri funzionari dello Stato e infedeli servitori dello stesso.
A macchia d’olio sembra allargarsi un’indagine che aveva evidenziato sin dall’inizio il coinvolgimento di grossi professionisti e insospettabili colletti bianchi della Napoli bene. Nel corso di controlli da parte delle forze dell’ordine era emerso come alcuni medici, infermieri e tecnici risultassero in servizio, in alcuni casi persino straordinario, pur essendo in realtà assenti dal posto di lavoro perché impegnati in altre attività: a fare shopping e persino a giocare a tennis. Per queste irregolarità si spera che la Procura le possa presto arginare nel rispetto dei cittadini, vittime di questi ignobili truffatori.
Un episodio simile accadde già nel lontano Maggio 2016, al Comune di Napoli, in cui ci furono “favoritismi” in cambio di compensi e furono allora sospesi dal servizio due impiegati del Comune stesso. Episodi come questo creano scompenso soprattutto a chi agisce onestamente, qualità al giorno d’oggi che sembra essere sempre più rara.
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