28 Febbraio 2021

WhatsApp: cosa succede se non accetti la nuova politica sulla privacy

WhatsApp, Privacy

La nuova politica sulla privacy di WhatsApp ha fatto molto discutere gli utenti, molti dei quali la considerano controversa. Ma cosa succede se non la si accetta?

WhatsApp è di gran lunga il servizio di messaggistica più usato al mondo. Ogni giorno miliardi di messaggi vengono inviati e ricevuti, oltre a una grande mole di contenuti multimediali condivisi, documenti e messaggi audio. Nelle ultime settimane, però, ha fatto molto discutere l’aggiornamento dei termini di servizio e dell’informativa sulla privacy dell’app. In particolare, gli utenti temono che la nuova politica possa permettere alla piattaforma di condividere informazioni private o i contenuti dei messaggi con Facebook Inc, l’azienda madre a cui fa riferimento l’app. Per questo motivo in molti ancora non hanno accettato i nuovi termini, ma WhatsApp ha stabilito una data entro la quale andrà necessariamente fatto: il 15 maggio 2021. Ma cosa succede se, entro quella data, non si accetta la nuova privacy policy?

È la stessa WhatsApp ha dettagliare cosa accadrà agli utenti che non accetteranno la nuova politica sulla privacy in una FAQ sul suo sito web: a partire dal 15 maggio, le funzionalità dell’app diventeranno più limitate e gli utenti non saranno più in grado di inviare o leggere messaggi. Tuttavia, l’account non verrà immediatamente eliminato, e gli utenti potranno comunque ricevere chiamate e notifiche. Ma ciò sarà possibile solo per un “breve periodo”. TechCrunch, blog statunitense che si occupa di tecnologia e informatica dal 2005, ha fatto sapere che questo periodo dovrebbe durare alcune settimane.

WhatsApp: cosa dice la nuova politica sulla privacy?

Come si diceva, molti utenti temono che i nuovi termini possano permettere a WhatsApp una maggiore intromissione all’interno dei contenuti condivisi con lo scopo di poter vendere o girare a terzi informazioni private. Ma non ciò non accadrà. I messaggi tra persone su WhatsApp, infatti, sono protetti dalla crittografia end-to-end, un sistema di comunicazione cifrata nel quale solo le persone che stanno comunicando possono leggere i messaggi. Dunque, solo mittenti e destinatari possono vedere i contenuti, e questo non cambierà.

Ciò a cui si riferisce la nuova politica sulla privacy sono i messaggi inviati alle aziende. Questi potranno essere archiviati sui server di Facebook e i dati potrebbero essere utilizzati a scopo pubblicitario.

Ogni giorno – si legge nella sezione informativa del sito dedicata ai nuovi termini – milioni di persone utilizzano WhatsApp per comunicare con le aziende, piccole o grandi che siano. […] Le grandi aziende, come le compagnie aeree o i rivenditori, potrebbero ricevere contemporaneamente migliaia di messaggi dai clienti, con richieste di informazioni sui voli o sulla spedizione dei loro ordini. Per poter rispondere a tutti velocemente, queste aziende potrebbero utilizzare Facebook come fornitore di servizi tecnologici per la gestione di alcune risposte per loro conto. Contrassegniamo chiaramente le chat con un’etichetta, in modo che tu possa sempre sapere quando questo avviene“.

Per quanto riguarda informazioni di contatto, come il nome del titolare dell’account e il numero di telefono, vengono già condivise da WhatsApp con Facebook dal 2016. Quindi, anche in tal senso non cambierà nulla.

Le proteste e la deadline del 15 maggio: cosa succede?

In risposta alle proteste, WhatsApp aveva già annunciato la proroga all’introduzione della nuova politica sulla privacy, originariamente pervista per l’8 febbraio. La scorsa settimana, l’app ha fatto sapere di aver intenzione di promuovere una campagna di divulgazione per spiegare la nuova politica sulla privacy ai suoi utenti tramite un banner all’interno dell’app contenente nel dettaglio tutti i cambiamenti comportati dai nuovi termini.

Il servizio di messaggistica, di proprietà di Facebook dal 2014, afferma che non cancellerà gli account che non avranno accettato i nuovi termini il 15 maggio e che gli utenti potranno ancora accettare la nuova politica sulla privacy dopo tale data. Tuttavia, avverte che in genere elimina gli account dopo che sono rimasti inattivi per 120 giorni.

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