WATERFRONT, COMUNE DI PORTICI Gli atti alla Procura della Repubblica
Waterfront di Portici- gli atti alla Procura della Repubblica
[ads1] È da giugno 2014, quando veniva bandita la gara d’appalto per il completamento del waterfront di Portici, che la questione pare non trovi la strada giusta perché il progetto vada in porto.
7,8/Mln di euro il valore dell’intera opera. In un primo momento la gara veniva aggiudicata alla RTI Impresa “Nuova Tirrenia Costruzioni – Vivai Antonio Marrone” di Cardito per un valore complessivo di 7.079.647,64 euro IVA compresa, salvo poi revocare l’aggiudicazione per mancanza dei costi di sicurezza nell’offerta (come da Determina Dirigenziale n. 591 del 22/6/15), con affidamento al Consorzio Cooperative Costruzioni il 13 novembre 2015 solo di una parte del Cantiere (zona Pietrarsa), per un valore di 1/Mln di euro.
Lo “spacchettamento” del progetto avviene per salvare il finanziamento europeo legato al POR 2007-2013. L’accordo, del 29 dicembre 2015, è tra il Comune di Portici e la Regione per poter completare così i lavori entro il 31 marzo 2017.
Il 30 dicembre, a tempo di record, arriva il primo SAL e quindi risultano certificati una serie di lavori eseguiti.
È qui che cerca di intervenire la “Commissione Consiliare Assetto del Territorio” che chiede di effettuare un sopralluogo sul cantiere per poter verificare lo stato di avanzamento. Ma il Sindaco Marrone ritenendo che l’ispezione non rientri nelle facoltà della Commissione, blocca il sopralluogo.
A questo punto dopo le proteste delle opposizioni in Consiglio e la denuncia ai Carabinieri del Consigliere Iacone (PD) e le dimissioni della dirigente Teresa Giammetti dell’Ufficio Tecnico del Comune, il nuovo dirigente, Arch. Gaetano Improta, effettua un approfondimento, scoprendo che quei lavori non sono mai stati eseguiti, relazionando il Sindaco e il Segretario Generale del Comune. Al momento pare ci sia stato un mero errore materiale nella formulazione dei dati contabili, come pare si evinca dalle controdeduzioni del Direttore dei Lavori Arch. Nicola Massimo e il R.U.P. Geom. Antonio Troiano che hanno relazionato per giustificare l’errore nel 1° SAL presentato al Comune di Portici, per una differenza di 120/mila euro già sborsati dal Comune per lavori non eseguiti.
A tal proposito era già intervenuto il Segretario del PD di Portici, Amedeo Cortese, lanciando l’allarme sulla vicenda già ad ottobre. Sentito dalla nostra testata sulla questione, Cortese, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Lo scandalo-waterfront relativo a pagamenti per lavori mai effettuati, così come si legge dalle carte, nasce da precise denunce del PD in Consiglio Comunale. Esercitiamo un controllo sugli atti verificandone legittimità e regolarità come dovrebbero fare tutti. Eppure, nessuno, né l’Assessore competente né alcun consigliere di Maggioranza, né tantomeno il Sindaco, si sono resi conto di quanto stava accadendo. Ci chiediamo se sia semplice incompetenza o sopravvenuta cecità. Purtroppo però i danni enormi ci sono e capiremo con lo svolgersi degli accertamenti giudiziari se ci sono anche altri coinvolgimenti. Nel frattempo, senza farci intimidire, continueremo a svolgere la nostra funzione di controllo di legalità in questa come in altre vicende particolarmente opache ed intrise di malagestione“.
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