Verdi e Izzo: voglia di rivincita
Il Napoli affronterà nella trasferta di Torino la squadra di mister Mazzarri, grande ex della partita. Ma attenzione a Verdi e Izzo, gli altri ex azzurri col dente avvelenato
Non sarà una partita facile quella dello Stadio Olimpico di Torino per il Napoli di Ancelotti. Innanzitutto, per la situazione di emergenza che vive il reparto arretrato azzurro: Koulibaly, infatti, è ancora squalificato a seguito del rosso diretto ricevuto durante la sfida persa col Cagliari, mentre Maksimovic e Mario Rui sono fermi per infortunio. In secondo luogo, perché il Torino è squadra ostica che in casa, scivolone con il Lecce a parte, le ha vinte tutte. Inoltre, i granata vengono dalla bruciante sconfitta subita a Parma nei minuti finali grazie al gol dell’ex Napoli Roberto Inglese. Attenzione, dunque, alla voglia di rivalsa del Toro, ma anche a quella di altri due vecchie conoscenze azzurre: Simone Verdi e Armando Izzo.
Simone Verdi: sedotto e abbandonato
Verdi era arrivato a Napoli carico di aspettative, dopo un corteggiamento durato circa un anno e un investimento di 24,5 milioni di euro che lo hanno reso il sesto acquisto più costoso della storia del club partenopeo. Voluto fortemente da Sarri, che a Empoli impiegava come trequartista alternandolo a Daniele Croce e Riccardo Saponara, si ritrova in panchina Carlo Ancelotti che, sin dall’inizio, sembra dare priorità ad altri profili. Penalizzato anche dal successivo impiego del 4-4-2, Verdi totalizza 24 presenze e 4 gol (di cui uno proprio contro il Torino), accumulando circa 700 minuti di campo. Dopo una sola stagione, dunque, l’addio e l’arrivo in granata, ambiente che sembra garantirgli una maggiore fiducia. Gli azzurri dovranno, dunque, fare attenzione alla voglia di rivalsa del trequartista. E anche ai suoi piedi che già ai tempi di Bologna hanno fatto male al Napoli (e a Reina).
Armando Izzo: da scartato alla Nazionale
Discorso diverso per Armando Izzo che la maglia azzurra l’ha vestita solo nelle giovanili. Scaricato presto per circa 50mila euro, Izzo ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni che lo ha portato a diventare uno dei migliori difensori in Italia per rendimento. A marzo di quest’anno anche la gioia dell’esordio con la Nazionale italiana. Anche lui, come Verdi, è un classe 1992 e, come il compagno, ha tanta voglia di dimostrare che è stato un errore lasciarlo andare così presto.
Alle 18.00 il fischio d’inizio allo Stadio Olimpico di Torino. Attenzione agli ex dal dente avvelenato.
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