Trading, CFD e Forex: quali sono i termini chiave
Il settore del trading affascina un po’ tutti. Ciò è ancor più vero da quando oltre l’80% della popolazione italiana è stabilmente connessa a Internet come afferma il Report Digitale 2022
Argomento non sempre chiaro ai più anche per un vocabolario alquanto ostico, le parole trading e criptovalute sono fra le più cercate sui motori di ricerca in Italia. Ma vediamo i termini generici più utilizzati in questo settore.
Dalla A alla M: da analisi a margine
I termini sono centinaia, ma per avere un’infarinatura generale serve selezionarne una quantità utile, in particolar modo per iniziare.
Analisi: quella fondamentale è una disciplina atta a studiare previsioni di mercato basandosi su dati pubblicati (aziendali e macroeconomici). Quella tecnica invece studia le previsioni in base ai grafici.
BCE: acronimo che sta per Banca Centrale Europea.
Bond: tradotto con obbligazione
Capitale Nominale: valore totale su cui si negozia.
CFD trading è uno strumento finanziario che consente di replicare l’andamento di un asset sottostante (una criptovaluta, un titolo azionario, una coppia valutaria etc). Permette di effettuare su piattaforme specializzate, negoziazione al rialzo e al ribasso sul valore di un asset o di fare trading anche su materie prime come mais, grano, soia.
Delta: misura utilizzata per valutare la variazione di prezzo di un’opzione rispetto alle variazioni dell’asset sottostante.
Forex: mercato di valute al cui interno partecipano investitori, banche centrali, governi, e speculatori.
Gamma: termine legato al delta, è infatti una sua derivata, indica appunto la sensibilità del delta rispetto al prezzo del sottostante.
Hedging: si traduce nella copertura di un rischio finanziario.
Leva: strumento che permette di aumentare l’esposizione sul mercato senza investire capitale aggiuntivo.
Leva dinamica: leva che si adatta automaticamente ai clienti intenti a scambiare posizioni CFD.
Margine: il totale di liquidità che viene richiesto in rapporto al valore nominale del contratto.
Da O a V: da obbligazione a volatilità
Obbligazione: detta anche bond come visto in precedenza, è un titolo emesso da una società o da un ente pubblico che appunto obbliga l’emittente a rimborsare il possessore del capitale prestato con aggiunti gli interessi maturati sulla somma.
PIP (Performance Index Paper): unità di misura del movimento delle valute nel mercato Forex; un pip è uguale a 10 tick
Rating: verdetto tecnico sulla solvibilità di un prodotto finanziario, consta di tre caratteri alfabetici.
Resistenza: rappresenta il livello in cui un prezzo smette di aumentare per una forte pressione di vendita.
ROE: acronimo di Return on Equity, cioè ritorno sull’investimento considerando solo il proprio capitale.
ROI: acronimo di Return on Investment, ovvero ritorno sull’investimento prendendo in analisi il capitale totale, che è la risultante del capitale proprio più il capitale di terzi.
Scalping: si tratta di una strategia secondo la quale si effettuano operazioni in maniera molto serrata e di breve durata.
Tick: Il termine Tick serve ad indicare la minima variazione di prezzo di un titolo o di un mercato.
Trading: è una speculazione di borsa, ma nel breve termine. Si differenzia infatti da un investimento proprio per questo motivo.
Volatilità: misura in un periodo di tempo la variazione di prezzo di un asset e serve a decifrare il tasso di rischio di un asset.
Premesso che ogni mercato finanziario ha il proprio vocabolario, questi 22 termini possono rappresentare le nozioni principali da cui partire per fare trading.
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