Totò, il suo fantasma in giro per Napoli e la criptica profezia
Mesi fa il fantasma di Totò era stato avvistato nei pressi di piazza Municipio. Da allora tutto tace, tranne l’eco di quell’ambigua profezia
«Sono il principe de’ Curtis. Questo è palazzo San Giacomo?», così si sarebbe palesato il fantasma di Totò dinnanzi ad un gruppo di turisti in piazza Municipio. Era la notte del 12 settembre dello scorso anno. Il fantasma sparì tra le mura del palazzo del comune lasciando dietro di sé sbigottimento e una sorta di profezia.
«La città sarà sempre più grande, la prima in Italia. Diventerà la capitale di un regno» avrebbe detto il Principe della risata poco prima di svanire. Parole criptiche, piuttosto ambigue, ma che hanno contribuito ad alimentare l’alone di mistero attorno alle sue apparizioni. Apparizioni al plurale, perché da allora decine di persone hanno confessato di aver avvistato il fantasma di Totò in giro per Napoli. Una figura distinta, vestita rigorosamente di grigio, un uomo elegante.
Si conterebbero circa una quindicina di apparizioni negli ultimi cinque anni -la maggior parte delle quali nei pressi del Municipio- senza contare gli episodi atipici legati alla sua figura. Quella dello scorso settembre, però, rappresenterebbe un unicum. Si tratta, infatti, della prima volta in cui il Principe ha parlato. É forse proprio in virtù di questo che si era, addirittura, attivata una vera e propria squadra di “acchiappafantasmi”.
«A fine marzo saremo in città, con apparecchi e tute, sulle tracce del principe.» dichiarava Massimo Merendi, presidente della “National Ghost Uncover” ed esperto di apparizioni paranormali, a marzo 2019- «Abbiamo fatto le nostre rilevazioni, ascoltato dodici dei quattordici testimoni — di ciascuno abbiamo raccolto generalità — e disponiamo di una serie di verifiche vengono eseguite da una squadra dove, in assoluto equilibrio, devono esserci elementi che credono nei fantasmi e scettici».
Dei risultati di questa “caccia al fantasma di Totò“, però, si è saputo ben poco. Anche il fenomeno mediatico legato alla vicenda, dopo il polverone iniziale, si è dissolto rapidamente. Resta, però, ancora il dubbio circa le parole pronunciate dallo spirito. Che si tratti di un buon augurio condito da un pizzico di ironia? Alla prossima apparizione l’ardua sentenza.
ARTICOLO PRECEDENTE
Vomero, albero pericolante in via Morghen. Rischio per i residenti
ARTICOLO SUCCESSIVO
Lascia un commento