17 Agosto 2020

Ti ammazzo! Devi avere un tumore! Minacce di morte al sindaco di Bacoli

Stamane le minacce di morte in Municipio al sindaco di Bacoli. E non è l’unico episodio di oggi…

Minacce di morte al sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione.

Ti devo far uccidere, devi assumere mio nipote. Devi avere un tumore”.

Comincia bene la giornata per il sindaco di Bacoli che deve affrontare prima le minacce di morte di un concittadino, poi l’occupazione del Municipio di una coppia di parcheggiatori abusivi che dopo le azioni intraprese dall’amministrazione “non potranno più lavorare”.

A darne notizia è proprio il primo cittadino.

Il post integrale

Su Facebook è proprio il sindaco a spiegare meglio l’accaduto e le motivazioni:

Stamattina sono stato minacciato di morte da un cittadino che, venuto in Municipio, ha urlato: “Ti devo far uccidere, devi assumere a mio nipote. Devi avere un tumore”.

Ho sempre vissuto la mia passione politica come servizio, al fianco dei cittadini. Con trasparenza, onestà.

Mi si contesti tutto, mi si contestino le scelte che prendo quotidianamente per governare la nostra Bacoli.

Ma non si metta in discussione la mia integrità morale.

Non lo accetto. Sempre stamattina, ho incontrato una coppia di cittadini che, “per tirare a campare”, svolgevano storicamente l’attività di parcheggiatori abusivi. Tra Baia e Miseno.

Adesso, con le azioni che stiamo mettendo in campo sul fronte del ripristino della legalità sul territorio, non gli è più possibile farlo.

Hanno occupato il Municipio per qualche ora, chiedendo un lavoro per poter crescere i propri figli. È un dramma sociale sempre più diffuso.

Capisco che tutti vogliano tutto dal sindaco.

Ed è altrettanto chiaro che è impossibile rispondere ai bisogni occupazionali di centinaia di persone.

Ciò che però prometto è la trasparenza. L’ho sempre garantita, continuerò ad assicurarla. Sempre.

Nell’esclusivo interesse della comunità. Senza privilegi.

Ad ottobre è in programma il bando pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di almeno sei operai della nettezza urbana.

Lo dovevamo fare a febbraio, avevamo già contattato e incontrato i responsabili dell’ufficio di Collocamento ad Arco Felice.

Ma la pandemia ha bloccato tutto. Lo faremo in modo limpido, coinvolgendo il Centro per l’impiego. E prendendoci tutto il tempo necessario per la selezione.

In questi giorni, per assicurare le ferie ed il riposo ai lavoratori della Flegrea Lavoro, la società, in piena autonomia gestionale, ha avviato un percorso con agenzie interinali.

E che assicurerà un diritto costituzionale per operai, prossimi alla pensione, stremati dal caldo e dalle innumerevoli ore di straordinario.

Alcuni di loro, in queste settimane, sono svenuti più volte. Altri, senza riposo, non riuscivano più ad assicurare la rimozione della raccolta differenziata. Lasciando la spazzatura in strada e piazze e marciapiedi non puliti.

Un percorso valido per i prossimi due mesi. Fino al 31 ottobre.

Che ci permetterà di far fare le ferie, e di avere una città pulita. Dopo, si procederà ad assumere i lavoratori a tempo indeterminato. Ripeto, nella massima trasparenza.

Le minacce come diversivo per le presunte irregolarità

Non replico, infine, a chi vuole far credere ad una mia condotta disonesta. Alle forze politiche che provano a strumentalizzare la fame della gente.

Scatenando rabbia sociale. Sono mosso esclusivamente da interessi pubblici. Tanto è vero che, già in mattinata, ho fornito all’Arma dei Carabinieri tutti i documenti della procedura portata avanti dalla Flegrea Lavoro, affinché possano accertare se vi siano state irregolarità. In modo limpido.

Senza mai nascondere nulla.

Con i miei concittadini, con la mia gente, sono sempre pronto a parlare di persona. In ogni contesto.

Guardandoli negli occhi. Ho sempre fatto così.

È l’unico modo per conosco per tirare, tutti insieme, questa città fuori dal baratro in cui l’abbiamo trovata. La mia porta è sempre aperta.

Il mio cellulare, sempre acceso. Non è stata una mattinata semplice, ma fare il sindaco significa anche questo.

Ovviamente, non mollerò di un centimetro.

Perché soltanto in un modo si potranno dare le tanto attese risposte occupazionali: cambiare la città, attraverso una programmazione chiara ed il respirino delle regole.

Ci vorrà tempo e duro lavoro.

Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Un passo alla volta.

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