17 Agosto 2020

Marigliano: il Pd potrebbe ritirare la candidatura di Jossa dopo la spaccatura

A pochi giorni dalla chiusura delle liste potrebbe esserci una clamorosa svolta a Marigliano: il Pd metropolitano sarebbe sul punto di ritirare la candidatura di Jossa. Pronto il rimorchio ai 5 stelle?

Che a Marigliano l’estate elettorale fosse particolarmente rovente lo si era capito già a fine luglio: dalla clamorosa vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’ex Sindaco Antonio Carpino alla “stravagante” candidatura di Sebastiano Sorrentino, formalmente aperta, ma fattualmente circoscritta alle forze storiche del centrodestra locale. Come era preventivabile, gestire la crisi non è stato affatto semplice per il Pd locale, stretto tra le vicende di cronaca e le lotte intestine che hanno, poi, portato alla candidatura di Jossa – consacrata, diciamo così, dalla segreteria metropolitana – e alla conseguente spaccatura del partito.

La scelta di Giuseppe Jossa – capogruppo del Pd alla Città Metropolitana, nome molto apprezzato dalle parti di via Santa Brigida – ha avuto, infatti, l’effetto di un uragano che ha spazzato via l’ultimo briciolo di coesione rimasto nel centrosinistra mariglianese. Da un lato, Vito Lombardi, presidente del Consiglio Comunale uscente e principale avversario di Jossa nella disputa interna, non ha digerito la scelta (vista come un’ingerenza della segreteria metropolitana nella questione locale) e lo ha dichiarato pubblicamente in un lungo post su Facebook. Dall’altro, le liste dell’ormai ex coalizione hanno presentato congiuntamente la candidatura di Vincenzo Esposito, consigliere uscente in quota Pd.

Marigliano, Pd pronto al passo indietro su Jossa: probabile la pista del rimorchio ai 5 stelle

Ma a pochi giorni dalla chiusura delle liste, spunta la clamorosa ipotesi: il Pd starebbe per fare marcia indietro e ritirare la candidatura di Jossa. Secondo i colleghi di Anteprima24, infatti, il segretario metropolitano Marco Sarracino starebbe valutando addirittura l’ipotesi di concedere la leadership ai 5 stelle, all’interno di una strategia più ampia che vorrebbe un’alleanza strutturale tra grillini e dem anche sul territorio. In questo senso, Sarracino non si è mai nascosto e ha lavorato alacremente per lo stesso obiettivo anche a Pomigliano D’Arco e a Giugliano, dove il patto sembra in dirittura d’arrivo.

Per quanto riguarda Marigliano, questa soluzione rappresenterebbe la più classica delle rese incondizionate. Nel corso delle ultime settimane sono state tante le discussioni tra il Pd e le liste che avrebbero dovuto comporre (insieme ai dem) il fronte del centrosinistra. Erano state varate alcune ipotesi, in particolare quella di una candidatura civica sostenuta da tutta la coalizione che unificasse il fronte dopo la bufera Carpino. Ma la quadra non è stata trovata, hanno prevalso le logiche correntizie e dei personalismi e, alla fine, il partito si è spaccato. Ora, a meno di una settimana dalla chiusura delle liste, i giochi sono ancora aperti e nella rovente estate mariglianese tutto sembra ancora possibile.

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