Terra dei Fuochi, sequestrate quattro attività: ecco cosa è successo
Sequestrate quattro attività nell'ambito dell'operazione "Terra dei Fuochi". Diversi i comuni coinvolti, sia nella provincia di Caserta che in quella di Napoli. Tutti i dettagli nell'articolo
Continua l’operazione “Terra dei fuochi”. Tra il 14 e il 15 settembre, l’esercito ha sequestrato ben quattro attività, che operavano nelle province di Caserta e di Napoli. In particolare, il 14 settembre ha sequestrato un’autocarrozzeria abusiva a San Marcellino, in provincia di Caserta. Il 15 settembre, invece, ha posto sotto sequestro altre tre attività.
Queste attività erano attive nei seguenti comuni: Castello di Cisterna, Casalnuovo di Napoli, Pomigliano d’Arco e Afragola. Tali comuni sono situati in provincia di Napoli. Le Forze dell’Ordine hanno risposto a diverse istanze ricevute dai cittadini con gli interventi di controllo in questi territori.
Come spiega IlMediano.com, i controlli hanno coinvolto l’Esercito, la Polizia di Stato di Acerra, i Carabinieri e la Guardia di Finanza. E ancora, la Polizia Metropolitana di Napoli e le Polizie Municipali di Casalnuovo e Pomigliano d’Arco. Le forze dell’ordine hanno ricevuto il supporto dei funzionari dell’Ispettorato Centrale Repressione delle Frodi (ICQRF).
Le operazioni di controllo, che sono state coordinate e dirette dal Vice Prefetto Filippo Romano, l’Incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi nella regione Campania, hanno portato anche all’elevazione di sanzioni amministrative del valore complessivo di più di cinquecentomila euro. La lotta ai reati di natura ambientale nella cosiddetta “Terra dei Fuochi” continua ancora.
Fonte foto: Ministero dell’Interno.
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