9 Settembre 2023

Suicida dopo il viaggio in Grecia: la triste storia di Julie

Si è tolta la vita tre mesi dopo essere stata drogata e violentata mentre era in vacanza in Grecia

PSICOLOGA LISA BATTELLI

violenza contro le donne

SUICIDA DOPO IL VIAGGIO IN GRECIA-Una tragedia quella che la giovane Julie ha dovuto subire, tanto pesante da indurla a credere che non esistesse via d’uscita. La ragazza a soli 19 anni ha vissuto un trauma mentre era in vacanza in Grecia, e così, devastata, ha deciso di togliersi la vita tre mesi dopo l’accaduto.

Julie Crowe è una ragazza irlandese di 19 anni, morta nel novembre 2019. Sull’isola di Zante, nell’agosto dello stesso anno, prima la drogarono e poi abusarono di lei. Solo ieri, dopo 4 anni la corte di Dublino ha dimostrato che la ragione per cui si tolse la vita è da imputare a ciò che le accadde in vacanza.

A partire da quell’infausto episodio, la vita di Julie si era trasformata in un inferno. Sempre spaventata, depressa e di cattivo umore, non vide altra soluzione. A riconoscere il corpo senza vita della 19enne, sua madre Anna che aveva ricevuto la notizia dal marito Gary. La giovane si è gettata da un ponte in autostrada e sebbene le abbiano prestato soccorsa, i medici non hanno potuto fare nulla per lei.

Nel gennaio 2020, Anna Crowe aveva parlato di sua figlia nel programma Liveline di RTÉ raccontando come si era accorta della violenza subita, dato che aveva vuoti di memoria causati dalla droga. Dal momento in cui rientrò dalla Grecia, fu palese che qualcosa dentro le si era rotto e nessuno avrebbe potuto riaggiustarlo.

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