SSCN, è crisi? Il parere di chi orbita attorno al Napoli
SSCN, è crisi? Il parere di chi orbita attorno alla Società Sportiva capitanata da Aurelio De Laurentiis su momento negativo e guida tecnica
SSCN, è crisi?
Il momento negativo del Napoli ha suscitato reazioni di segno opposto tra sostenitori ad oltranza del progetto tecnico di Mister Ancelotti e suoi denigratori.
Tifoseria ed esperti si dividono sull’interpretazione delle varie problematiche, che il gioco della squadra azzurra sta mettendo in mostra oramai da un paio di settimane.
Di seguito, vi riportiamo alcune riflessioni di addetti al settore, giornalisti e sportivi che gravitano nell’orbita Napoli e che evidenziano la spaccatura anche interpretativa del mondo targato SSCN.
Per Schwoch, “Il Napoli ha qualche problemino da sistemare. Ancelotti non si discute come allenatore, ma ha provato in ritiro il 4-2-3-1 per ritornare repentinamente al 4-4-2, sistema da lui prediletto e meglio conosciuto. Il continuo turnover ed i cambiamenti incessanti possono creare difficoltà al gruppo, che ha bisogno di certezze. Soprattutto per quel che concerne il reparto offensivo: bisogna far giocare chi sta meglio, perché quello dell’attaccante è un ruolo delicato ed è da sfruttare il momento di forma di attaccanti come Mertens e Llorente“.
Il giornalista Rino Cesarano ammette: “Il Napoli ha una buona squadra, e la prestazione con il Liverpool lo dimostra. Eppure ultimamente questi valori non stanno venendo fuori e vuol dire che c’è qualche problema. Solo l’allenatore può individuarlo e risolverlo, ma dire che va sempre tutto bene non aiuta la squadra a crescere. Il suo, più che turnover, mi pare vera e continua rivoluzione: voler dar spazio a tutti è lodevole, ma non sempre proficuo“.
Si pone delle domande anche Valter De Maggio: “Il Napoli è comunque lì, a lottare nelle prime posizioni. Ma un’analisi va fatta. Ieri è stato un pareggio soporifero. Bisogna capire perché il Napoli pare abbia perso l’anima. Eppure è la stessa che ha battuto il Liverpool. Per continuare a lottare per lo scudetto, occorre modificare qualcosa“.
Il giornalista de La Gazzetta dello Sport, Mimmo Malfitano, non risparmia critiche al pluridecorato tecnico della SSCN: “Ancelotti è in difficoltà: le sue scelte mi confermano questa ipotesi. Cambia troppo spesso modulo. Il mancato arrivo di James costringe ad una scelta diversa dall’auspicato 4-2-3-1, mi pare più indicato il 4-3-3 con i giocatori che ha. Le difficoltà del reparto offensivo e del centrocampo mi suggeriscono che ci sia un problema da risolvere“.
L’ex collaboratore di Ancelotti, Chiaschini, ammette di aver visto un Napoli in difficoltà: “Qualcosa si è inceppato. Inter e Juve, lì davanti, vanno fortissimo. Il Napoli procede ad una velocità inferiore, con altri ritmi. Al momento dovrebbe scordarsi l’obiettivo scudetto ma pensare partita per partita“.
Il giornalista Sky, Marchetti, pare più moderato nei commenti: “Ancelotti mostra coraggio nel cambiare così spesso. Le difficoltà a mandare la palla in rete sono evidenti, e sorprendono dopo un avvio di stagione in cui l’attacco della SSCN era assai prolifico. E’ vero che il Napoli trasmette l’idea di essere un cantiere aperto, ma credo che l’obiettivo di Carlo sia quello di portare tutti i giocatori allo stesso livello“.
Come si vede, una girandola di pareri ed opinioni contrastanti, che però convergono nel considerare importanti le attuali difficoltà del Napoli, soprattutto concernenti l’attacco, che sta peccando di numerose imprecisioni.
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