17 Novembre 2016

Sottratto neonato ad una coppia per incompatibilità del DNA

bimba 18 mesi

Neonato sottratto ad una coppia per l’incompatibilità del DNA con i “genitori”. L’uomo aveva finto una relazione extraconiugale per camuffare il tutto

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Le indagini su questo caso sono state effettuate dagli agenti dell’Unità Operativa Tutela Minori della Polizia Municipale di Napoli in seguito ad una segnalazione fatta presso la Procura della Repubblica. La segnalazione è stata effettuata da persone del posto, le quali si erano insospettite della presenza di un fiocco dinanzi la porta della dimora dei due ultra-quarantenni. Fiocco che come ben sappiamo, indica la nascita di un neonato e che il suo colore varia a seconda della sessualità. Il sospetto di questo gesto risedeva nel fatto che, queste due persone, avevano presentato una domanda di adozione di un bimbo presso il tribunale di Napoli. Adozione che, almeno per il momento, gli era stata negata.

La storia inventata dall’uomo per giustificare la presenza del neonato era degna di un romanzo. L’uomo, infatti, aveva dichiarato di aver avuto una relazione extraconiugale con una donna, dalla quale era nato il bambino in questione e che la moglie, nonostante tutto, avesse perdonato l’infedeltà e accettato anche di accogliere il piccolo in famiglia. Il tutto con il consenso della madre naturale. Insomma, l‘uomo aveva finto di avere una relazione extraconiugale per giustificare la presenza di questo bambino in casa loro, ma nel momento in cui sono state fatte le prove del DNA, nulla combaciava.

Le prove acquisite hanno consentito di sottrarre il bambino alla coppia e di dichiarare il bambino adottabile. Nella nota diffusa dalla Polizia municipale si legge: “Negli ultimi tempi si sono avuti più casi simili”, un modo adottato da parecchie persone per abbreviare le tempistiche dell’adozione, ma con l’aggiunta di conseguenze penali.

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