Smart working, niente proroga ai fragili: cosa cambia dal 1 settembre
Ritorna l'accordo individuale tra lavoratore e datore
Dal 1 settembre per lavorare da casa – o in smart working – sarà necessario sottoscrivere un accordo individuale tra datore e lavoratore, che torna a essere valido come previsto dalla Legge n. 81 del 22 maggio 2017 sul lavoro agile. La misura del regime semplificato che non richiedeva questo tipo di accordo specifico, in vigore a partire dallo stato di emergenza, salvo proroghe in extremis, scadrà il 31 agosto.
Lo smart working aveva subito cambiamenti già a partire dallo scorso 1 agosto. Fino al 31 luglio era stato infatti possibile per i dipendenti del settore privato con figli minori di 14 anni o fragili, lavorare full remote senza sottoscrivere alcun accordo. Per tutto agosto occorrerà invece trovate un’intesa (informale, almeno fino al 31 agosto).
Un lavoratore dipendente che abbia figli under14 a carico potrà avere la possibilità di lavorare da casa al 100% solo soddisfacendo determinati requisiti. Innanzitutto, la mansione deve essere compatibile con il lavoro da remoto, in più, nel nucleo familiare non deve essere presente un altro genitore non lavoratore o che percepisca strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività.
Fonte: Quotidiano Nazionale.
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