1 Ottobre 2015

Shock a Capri, sequestrati 30 kg di datteri di mare

Sequestro di datteri di mare a Capri!

Datteri

L’intervento provvidenziale dei Carabinieri ha bloccato un commercio shock dei preziosi molluschi, i datteri, la cui pesca in Italia è vietata in Italia da anni

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La notizia è dello scorso 25 settembre, ma è venuta a galla soltanto oggi: nell’ambito dell’attività di pattugliamento condotta in mare, a tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino, il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Capri ha individuato un subacqueo intento a catturare datteri di mare nelle acque antistanti l’isola, nei pressi della Grotta Bianca.

Grazie all’intervento tempestivo dei militari, intervenuti a bordo di una apposita motovedetta, è stato possibile interrompere l’attività illecita ed individuare anche la barca appoggio che si trovava nelle immediate vicinanze. A bordo c’erano altre due persone.

In seguito al blocco, i militari hanno scoperto un traffico di datteri di mare, ed hanno quindi proceduto al sequestro del prodotto frutto dell’attività illecita, ovvero circa 30 kg di molluschi successivamente rigettati in mare. Sequestrata anche l’attrezzatura utilizzata per compiere l’illecito, mentre i tre responsabili, tutti con precedenti penali specifici, sono stati condotti in caserma e deferiti alla competente Autorità Giudiziaria.

La pesca dei datteri di mare è una pratica vietata in Italia da diversi anni, perché questi molluschi vivono all’interno della roccia calcarea marina, e per poterli estrarre è necessario rompere la scogliera, provocando danni irreparabili al fondale e all’ecosistema marino.

L’intensa attività operativa condotta dalla Guardia Costiera nel corso della stagione estiva appena conclusa ha consentito di portare alla luce già diversi illeciti ai danni dell’ambiente e della collettività, fra i quali  il sequestro dei preziosi molluschi è solo l’ultimo: nonostante la fine dell’estate, continuerà in tal senso l’impegno degli uomini della Capitaneria di Porto, a presidio delle coste e dei mari, allo scopo di prevenire e reprimere altre forme di aggressione all’integrità del patrimonio ambientale.

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