1 Ottobre 2015

SchermoNapoli corti, quarta giornata al Napoli FilmFestival

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Al via la quarta giornata di SchermoNapoli Corti, con la proiezione di sei dei cortometraggi in gara, intervallati da interessanti interviste ai registi

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Anche la quarta giornata del concorso SchermoNapoli dedicato ai corti si è conclusa, lasciando soddisfatti tutti gli spettatori in una sala quasi al completo.

Tutti i cortometraggi, infatti, si sono mantenuti su ottimi livelli qualitativi, confermando la rassegna come una delle più interessanti all’interno del Napoli Film Festival. La formula è, ormai, collaudata: precede la proiezione dei corti un breve film selezionato da AltoFest e presentato da Anna Gesualdi e Giovanni Trono.

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SchermoNapoli corti, quarta giornata al Napoli FilmFestival

Il film in questione è “Chi è Marion Phillini?” (Ita/Uk, 8′, 2015) del collettivo britannico Marion Phillini. Uno dei corti più sperimentali, in cui è descritto il processo per fare un film, sotto tre modelli di collaborazione: gli affari interni, la dittatura e i giochi d’azzardo.

A fare da cornice, come in ogni corto di AltoFest – Film in residenza, c’è la nostra città, tra scene ambientate in circumvesuviana, negli uffici, al mare ecc.

A seguire, la proiezione di sei corti; argomento principale di ogni cortometraggio è una o più tematiche sociali estremamente attuali.

Bellissima (Ita, 12′, 2015) di Alessandro Capitani narra la storia di Veronica, una ragazza napoletana obesa e, per questo motivo, insicura di se stessa. Il cortometraggio, ambientato nei bagni di una discoteca, affronta la tematica dell’eccessiva importanza che assume l’aspetto esteriore nella società contemporanea, attraverso un’analisi psicologica dei protagonisti Diego e Veronica, che discutono senza conoscere l’uno l’aspetto dell’altra (e viceversa).

Il risultato per il primo dei corti proiettati è più che positivo: Bellissima è una commedia fresca e divertente, che strizza l’occhio ad un pubblico giovanile, data anche la presenza di una colonna sonora prevalentemente di genere house.

Ancora Uno (Ita, 5′, 2014) di Pasquale Cangiano è un cortometraggio profondo e struggente. Protagonista della storia è Matteo, un vedovo che rapisce un altro uomo, accusandolo di aver ucciso la moglie; ma niente è come sembra all’inizio. Il corto affronta la tematica dell’alcolismo, grave problema della società contemporanea, in una maniera assolutamente originale; il lavoro eseguito dal regista napoletano risulta riuscitissimo sotto ogni punto di vista.

L’ultimo viaggio (Ita, 8′, 2014) di Valeria Lucchetti (regista milanese trasferitasi a Napoli nel 2007) è uno tra i corti più divertenti della sezione: tema principale affrontato all’interno del film è la superstizione. Protagonisti del film sono un padre e un figlio, entrambi becchini, che viaggiano in macchina per una commissione (portare una bara, naturalmente). Il viaggio non sarà, però, tranquillo: l’incontro con un gatto nero (chiamato Lord Byron) sarà solo l’inizio di una traversata perseguitata dalla jella. Il cortometraggio è stato girato in soli tre giorni, ma il risultato è più che buono.

L’uomo più famoso del mondo (Spa/Ita, 12′, 2014) di Ruben Gonzales Barbosa affronta, come suggerisce il titolo, la tematica della fama. Protagonista è Javier, un giovane enologo diventato improvvisamente l’uomo più famoso al mondo, per aver creato la miglior generazione di vino della storia. Dopo un anno, però, il giovane scompare: egli è, infatti, stanco dell’eccessiva fama. L’uomo più famoso del mondo è un corto insolito e moderno e saprà appassionare anche gli inguaribili romantici, grazie alla storia d’amore tra Javier e una bellissima giornalista.

Mezzanotte di segni (Ita, 4′, 2015) di Marino Guarnieri è un cortometraggio animato creato in collaborazione con gli alunni della Scuola Italiana di Comix. Protagonista della storia è un giovane disegnatore di fumetti alle prese con una tavola.

Una macchia d’inchiostro colata su una vignetta darà inizio ad un’onirica lotta tra il disegnatore e la chiazza d’inchiostro, mutata in un terribile mostro. Tema principale è la lotta tra l’artista e i suoi strumenti, che aggiunge al cartone animato uno spiccato elemento fantasy. Lo stile e i colori utilizzati dall’illustratore rendono il corto molto piacevole da guardare.

Pallottole e confetti (Ita, 21′, 2014) di Francesco Prisco è l’ultimo dei corti proiettati quest’oggi. Le tematiche affrontate sono numerose, tra cui citiamo la disabilità, la politica e i problemi familiari. Anche i personaggi sono molteplici: protagonista del corto è la famiglia Guastaferro, comandata dalla matrona di casa, un’anziana vedova. Ma troveremo anche la poliziotta, la bellissima badante del figlio disabile, l’ex pornoattrice ora candidata in politica e il collega avvocato, interessato ad appropriarsi del terreno della famiglia.

Il cortometraggio è una commedia nera con sfumature thriller con un finale a sorpresa che lascerà gli spettatori  “a bocca aperta”. Pallottole e confetti è, forse, il pezzo forte della giornata: un corto ironico, esilarante e atipico. Memorabili sono la colonna sonora di Elvis Presley e la scena del primo incontro tra la matrona e la poliziotta, ispirata agli spaghetti western di Sergio Leone. Un plauso va anche all’ottimo cast, formato dagli attori della Scuola di Cinema La Ribalta, che ha sede a Napoli, nei pressi di Parco Margherita, e a Castellammare di Stabia.

Anche la quarta giornata del concorso SchermoNapoli Corti è risultata, dunque, un successo.
Per gli appuntamenti precedenti clicca:
Prima giornata
Seconda giornata
Terza giornata

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