26 Dicembre 2020

Scavi Pompei, ritrovato Termopolio intatto: è un’antica “bottega di street food”

Fonte foto: pompeiisites.org. Comunicato Stampa: "RIAFFIORA PER INTERO LA TAVOLA CALDA DELLA REGIO V – TRA SCENE DI NATURE MORTE, RESTI DI ALIMENTI, OSSA DI ANIMALI E DI VITTIME DELL’ERUZIONE"

termopolio

Gli scavi di Pompei non si fermano. Riemerso un Termopolio quasi intatto, che offre una fotografia del giorno dell’eruzione

C’è ancora del cibo nelle pentole del Termopolio, l’ultima grande scoperta fatta dagli archeologi di Pompei. Gli scavi che il lockdown non è riuscito a fermare continuano, inamovibili, offrendo quello che per il Ministro Franceschini è “un esempio virtuoso per la ripresa del Paese”.

Il Termopolio non è altro che, come lo definisce Repubblica, un’antica bottega di street food: troviamo resti di capretto, lumache e una sorta di paella mista. C’è anche un grande bancone, di cui si scorgono ancora ricche decorazioni di nature morte, dove di fatto avveniva la compravendita dei beni alimentari. In aggiunta, gli archeologi hanno rinvenuto resti di ossa di animali e vittime dell’eruzione.

“Una fotografia di quel giorno nefasto” l’ha definita il direttore del Parco Archeologico Massimo Osanna in un’intervista ad ANSA. Per il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini è un “grande esempio per la ripresa del Paese”.

Simbolo di un’Italia che non molla, solo un mese fa il gruppo di professionisti addetto agli scavi di Pompei aveva trovato due corpi intatti. “Con un lavoro di squadra, che ha richiesto norme legislative e qualità delle persone, oggi Pompei è indicata nel mondo come un esempio di tutela e gestione, tornando a essere uno dei luoghi più visitati in Italia in cui si fa ricerca, si continua a scavare e si fanno scoperte straordinarie come questa” ha dichiarato Franceschini.

Il Termopolio, che si trovava nella Regio V, nei pressi di una piazza molto frequentata, era già stato individuato verso la fine del 2019. Oggi i lavori sono stati completati, e un nuovo bene di inestimabile valore storico e culturale è finalmente riemerso.

Che il fatto coincida con la fine di un anno davvero particolare come questo lascia ben sperare per il futuro. Ad maiora semper.

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