“S’arricorda ‘o Cipp’ a Furcella”, da dove deriva quest’espressione?
Modi di dire napoletani, che cosa significa il famoso detto “S’arricorda ‘o Cipp’ a Furcella”? Scopriamolo insieme!
“S’arricorda ‘o Cipp’ a Furcella” è una di quelle frasi tipiche napoletane che tutti almeno una volta nella vita abbiamo detto o abbiamo sentito dire.
Si usa solitamente per indicare una cosa antichissima o che non va più di moda. Ma da dove deriva questa espressione?
Iniziamo dicendo che Forcella è una zona del centro storico di Napoli, situata tra i quartieri Pendino e San Lorenzo, a ridosso di via Duomo e tra Spaccanapoli e il corso Umberto I.
Il nome del quartiere deriva dal suo caratteristico bivio ad ipsilon che ricorda proprio una forcella.
Quando si dice “‘o Cipp’ a Furcella”, invece, si suole indicare un gruppo di pietre (erroneamente chiamato “cippo“) che facevano parte della cinta muraria di epoca greca dell’antica Neapolis.
I resti sono situati a Forcella, precisamente in piazza Vincenzo Calenda, di fronte al teatro Trianon.
Con grande probabilità il cippo è costituito proprio dai resti di una porta difensiva della cinta muraria, la porta Herculanensis (poi chiamata porta Furcilla o Furcillensis per la forma del bivio stradale).
I resti furono rinvenuti durante i lavori del Risanamento, in occasione delle opere di sventramento della parte bassa di Forcella. I lavori portarono all’apertura di via Pietro Colletta e di una piazza tra il nuovo asse viario e l’antica via Egiziaca a Forcella. La Piazza inizialmente fu chiamata Piazza delle mura greche, poiché situata nella zona archeologica più antica di Napoli.
Proprio l’antichità di queste pietre (o cipp’) ha spinto i napoletani ad associarle alle cose antiquate, obsolete e fuori moda.
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