19 Novembre 2020

Sarno, scarichi nel fiume: posti i sigilli a una nota ditta

Si ringrazia ilmattino.it per la foto.

Castellammare, il fiume Sarno torna inquinato. concentrazione batterica

In questi giorni sono continuati i controlli per quanto riguarda gli scarichi nel fiume Sarno. Sono stati posti i sigilli ad una nota industria

I carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico), con il personale tecnico dell’Arpa di Salerno hanno effettuato dei controlli in una nota industria conserviera operante nel Sarno, per contrastare gli scarichi nel fiume.

I controlli sono stati effettuati tramite dei campionamenti dei reflui risultanti dalla lavorazione industriale che confluiscono nel rio Foce. Le operazioni sono state effettuate anche grazie al ricorso alla fluoresceina, un tracciante colorato. Nei pressi dello scarico del rio Foce i reflui si presentano di un colore torbido e schiumoso.

I controlli, condotti anche negli ultimi anni a settembre e ad agosto, hanno rilevato un significativo superamento dei parametri riferiti ai valori di escherichia coli (su un valore di riferimento pari a 5.000 si attesta un valore di 100.000) e di cod e bod5, corrispondenti ai valori chimici e biologici dell’ossigeno, che attestano il potenziale livello di inquinamento del corpo idrico.

Gli accertamenti hanno consentito di provare la violazione delle prescrizioni imposte e di documentare l’inquinamento ambientale derivato dalle immissioni del fiume. Per questo motivo, un procedimento penale è iscritto nei confronti di P.F., 74 anni di Sarno e A.F. 33 anni di Nocera Inferiore, legali rappresentanti della società. Il gip di Nocera Inferiore ha disposto il sequestro preventivo dell’impianto di depurazione industriale.

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