San Gennaro Vesuviano: rubano portafiori da una tomba
E’ successo questa notte a San Gennaro Vesuviano: rompono il marmo e rubano i portafiori di una tomba. I cittadini indignati su Facebook: “Vergogna”
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La crisi, la mancanza di denaro, appanna gli occhi e fa perdere lucidità. Nessuna riserva, nessun limite che possa frenare un gesto, anche quello più bizzarro, più squallido, più assurdo. Nemmeno quando si parla della morte non c’è più limite che tenga, non ci si ferma nemmeno al fatto di disturbare il riposo di una persona defunta.
E’ successo questa notte a San Gennaro Vesuviano, in provincia di Napoli. Alcuni ladri, dopo aver fatto accesso al cimitero, hanno rubato i portafiori di una tomba. Evidentemente, alcuni desistevano dall’essere rimossi e, per poterli recuperare a tutti i costi, il marmo del loculo è stato distrutto.
Le persone che stamattina si sono recate al cimitero, sconvolti dall’accaduto, hanno avvertito i carabinieri della zona, accorsi poco dopo sul posto. I cittadini di San Gennaro Vesuviano sono incolleriti per l’accaduto: sul gruppo Facebook “Sei di San Gennaro Vesuviano se” una cittadina ha espresso la sua indignazione in un post: “Neanche al cimitero possono stare in pace i nostri cari..” commenta.
“Anche se la tomba è una cosa materiale per noi che abbiamo i nostri cari sono un bene prezioso. Passiamo giornate a pulire, a renderle belle arricchendole con fiori e dediche. Per noi sono un punto di riferimento e trovarle distrutte ci spezza il cuore. Vergogna!“ dice un’altra cittadina, in un commento al post.
Sembra non essere il primo dei colpi messi a segno dai “ladri di cimitero”: una cittadina afferma infatti di essere stata vittima di episodi simili qualche tempo fa: “È capitato anche a me, di portare oggetti e non ritrovarli più. È uno schifo, gente senza scrupolo e cuore” dice.
Sta di fatto che gli episodi continueranno ad avere un seguito: i cittadini di San Gennaro Vesuviano infatti lamentano la mancanza di telecamere all’interno del cimitero, cosa che faciliterebbe il ritrovo dei ladri e la fine della deturpazione delle tombe.
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