Salvatore Giannini, direttore di palcoscenico al San Carlo, muore a 56 anni

Salvatore Giannini è morto. Lutto al Teatro San Carlo per la scomparsa del direttore di palcoscenico: “Ha lavorato fino all’ultimo”

Salvatore Giannini, direttore di palcoscenico al Teatro San Carlo, si è spento nella notte tra mercoledì e giovedì all’età di 56 anni a causa di un infarto fulminante. Morto poco dopo la fine delle prove per il concerto della Cantata di Gaetano Manna per soli, coro e orchestra “in occasione della Translazione del Sangue del Glorioso San Gennaro” datata 1788 sotto l’esecuzione di José Luis Basso.

Esibizione, questa, che gli è stata infine dedicata in nome della sua persona e della sua professionalità. Qualità che ha ampiamente dimostrato nel corso della sua vita e, per ultimo, lavorando fino a tardi per la riuscita di questa cantata.

La triste notizia ha sconvolto l’ambiente del teatro napoletano e non solo. Prima del concerto di ieri sera José Luis Basso ha invitato la platea a un minuto di silenzio per Giannini. Questo dopo aver espresso un pensiero in sua memoria: “Ha lavorato con noi fino a ieri sera per portare avanti questo concerto. Sinceramente abbiamo il cuore molto dolorante. La musica che facciamo oggi è una musica festiva, scritta per momenti gioiosi. Per noi sarà molto difficile ma penseremo a lui. Questa musica è stata scritta anche per darci conforto e aiuto in momenti difficili come questo”.

Le parole emozionanti di Emmanuela Spedaliere, direttore generale del San Carlo, recitano: “Salvatore era per noi tutti una colonna, un grande professionista e di umanità unica“. A queste si aggiungono poi quelle di Stéphane Lissner, sovrintendente del San Carlo: “Per lui ho sempre avuto una grande stima, l’ho visto sempre lavorare con grande impegno e professionalità, nonostante le condizioni complesse legate alla pandemia, era prima di tutto un vero uomo di teatro”