4 Dicembre 2020

Roberto Saviano: “La Lega mi ha chiesto di candidarmi alle Europee ma io ho rifiutato”

Al Salone internazionale del libro di Torino lo scrittore Roberto Saviano parla della proposta fattagli dalla Lega

Roberto Saviano, la rivelazione – “In tanti mi hanno chiesto di entrare in politica, anche la Lega mi chiese di candidarmi alle Europee, ma non ho accettato e non credo che lo accetterò perché non è il mio lavoro. Il mio lavoro è tenere il fiato sul collo del potere, proporre idee, controllare e semmai partecipare. ma ho sempre sentito la vocazione politica come diversa dalla mia, e penso che si possa fare politica solo per vocazione, indipendentemente dai risultati e dal costo personale psicologico che è enorme. Io la faccio già politica nelle mie scelte e nelle mie battaglie” questo è quanto ha affermato lo scrittore Roberto Saviano durante il Salone Internazionale del libro di Torino in risposta ad una domanda postagli da una studentessa.

Inoltre, ha aggiunto: “Se per un giorno potessi essere completamente libero, farei una lunghissima passeggiata sulla spiaggia, un bagno a mare e mangerei una zuppa di cozze sulla sabbia. Ma non è la scorta a impedirmi di farlo, perché sarebbe un mio diritto e non un abuso, ma un pezzo dell’opinione pubblica che senz’altro direbbe: ‘Ah, con i soldi nostri e la scorta va a fare il bagno e a mangiare le cozze” ricordando che lo scrittore è sotto scorta dal 2006 in seguito alle minacce di morte ricevute dai casalesi. 

Saviano, poi, ha posto l’accento sui luoghi comuni legati al “divario” Nord-Sud affermando: “Sono certo che Nord e Sud come lo intendono in molti, dai leghisti ai nazionalisti meridionali, non esistono più. Noi oggi abbiamo un Nord profondamente meridionale e un Sud che ha efficienze e compostezze che un luogo comune non vorrebbe vedere, Nord e Sud come categorie morali non esistono più, c’è solo una differenza geografica ed economica che va dall’evasione scolastica, che al sud è enorme, alla produttività” anche se “i pregiudizi tra Nord e Sud non sono finiti e sono molto complessi”.

Ha inoltre voluto mettere in guardia gli studenti sui pregiudizi e i loro effetti: “Sentirete raccontare cose particolari, interpretazioni che vanno in una direzione: o il Nord che ha affamato il Sud o il Sud che vive come parassita del Nord. Entrambe sono sbagliate. Sentirete raccontare, ad esempio, che i primati del Sud erano incredibili e che Napoli aveva più laureati del nord, che la prima cattedra di Astronomia era a Napoli, che la prima ferrovia è stata la Napoli-Portici, le mirabilie del magnifico Teatro San Carlo. E’ vero, il sud ha avuto primati che Lombardia, Piemonte o Francia non avevano, ma erano eccezioni e finivano lì, erano esperimenti che non servivano a creare una rete. Ancora oggi le ferrovie siciliane sono aberranti. Ecco una verità che raccontano come vogliono”.

Roberto Saviano conclude: “Questo conflitto che può essere risolto studiando e conoscendo come l’unione virtuosa tra Nord e Sud ha creato in Italia cose importanti. Non c’è contraddizione tra Nord e Sud ma una politica secolare che ha creato conflitti: la cultura del Sud è familista perché lì la famiglia è l’unica protezione che ha. Quella del nord conta sulla possibilità dell’individuo di relazionarsi alle leggi e alle regole”.

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