16 Maggio 2024

Reggia di Caserta, vandali imbrattano i muri nella notte

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano denuncia quanto accaduto: "i vandali dovranno pagare di tasca propria i lavori di ripristino dell'opera"

Di Carlo Napolitano - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=73004671

reggia di caserta pistoletto

REGGIA DI CASERTA VANDALI IMBRATTANO – Alcuni vandali nella notte hanno imbrattato con della vernice i muri della Reggia di Caserta. Questa è conosciuta anche come il Palazzo Reale costruito da Luigi Vanvitelli. A denunciare l’accaduto è il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha avviato anche delle indagini da parte delle forze dell’ordine. Inoltre ha comunicato anche che i responsabili pagheranno di tasca loro i lavori del restauro.

Vandali imbrattano la Reggia di Caserta: le parole del ministro Sangiuliano

Il ministro della Cultura dichiara quanto segue in merito all’atto vandalico avvenuto nella notte.

“La scorsa notte un vile atto vandalico ha colpito la Reggia di Caserta Qualcuno ha imbrattato con della vernice i muri della facciata del Palazzo Reale. Quanto è avvenuto è inaccettabile: questo gesto inqualificabile ha colpito un’icona della nostra bellezza e un sito che l’UNESCO ha riconosciuto patrimonio dell’Umanità.

Auspico che le forze dell’ordine riescano a individuare i responsabili al più presto e che questi vengano sanzionati con assoluta fermezza. Grazie alla legge da me fortemente voluta, inoltre, i vandali dovranno pagare di tasca propria i lavori di ripristino dell’opera.

– Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

Il ministro fa riferimento alla legge approvata nelle scorse settimane. La legge colpisce proprio “chi si rende responsabile di atti vandalici nei confronti dell’arte e dei monumenti nazionali, patrimonio della nostra identità e dell’umanità”. Coloro che danneggiano i beni culturali o le opere d’arte dovranno pagare i restauri in prima persona.

“Si tratta di sanzioni amministrative immediatamente irrogabili dal prefetto del luogo dove il fatto è commesso, sulla base delle denunce dei pubblici ufficiali“. aveva commentato già allora il ministro della Cultura.

Fonte: Fanpage.it

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