28 Giugno 2015

Prosciutti polacchi spacciati per italiani, arrestati truffatori a Villaricca

prosciutti

A Villaricca locali non a norma utilizzati per il riconfezionamento di prosciutti polacchi etichettati come italiani. Arrestati i due truffatori

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Non tutti i prosciutti vengono da Parma. Un laboratorio clandestino interrato infatti lavorava prosciutti provenienti dalla Polonia, che dopo la disossatura, venivano etichettati con grandi marchi aziendali italiani per poi essere venduti al dettaglio a prezzi vantaggiosi.

Accade a Villaricca dove i carabinieri del posto hanno scoperto la truffa ad opera di due persone del posto, una 52enne e un 54enne. Entrambi sono stati denunciati per frode in commercio, esercizio abusivo di vendita all’ingrosso di prodotti alimentari di salumeria, violazione delle norme amministrative e sanitarie che disciplinano la somministrazione al pubblico di alimenti.

I militari dell’Arma, coadiuvati dagli ispettori del dipartimento prevenzione dell’ASL NA2 Nord, hanno scoperto che nei due locali interrati gestiti dai responsabili denunciati veniva effettuato il disossamento e il riconfezionamento dei prosciutti, dopodichè spacciati per prodotti autentici attraverso l’applicazione di un’etichetta che ricopriva il marchio originale di provenienza di macellazione, in questo caso polacco. Tra le etichette utilizzate quella di “prosciutto di Parma stagionato italiano”, il cui consorzio è stato contattato per ricostruire la procedura di marchiatura e etichettatura dei prodotti e riscontrare quella trovata sui prosciutti sequestrati. I militari sono ora alla ricerca dei luoghi a cui i prosciutti erano destinati.

I locali adibiti inoltre non erano a norma per quanto riguarda le norme igienico-sanitarie: sono state rinvenute e sequestrate tutte le attrezzature utilizzate per la manipolazione del prodotto tra cui frigoriferi, coltelli, fermagli, banchi, presse.

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