Popolo curdo, da Napoli il corteo di solidarietà
Ieri a Napoli il partecipato corteo per esprimere solidarietà al popolo curdo per l’invasione subita da parte dell’esercito di Erdogan. Contestato anche Di Maio alla Mostra d’Oltremare
“Erdogan assassino“. “Basta armi alla Turchia“. Non lasciano spazio alle interpretazioni le frasi dei manifestanti che ieri a Napoli sono scesi per le strade ad esprimere la solidarietà del popolo napoletano nei confronti di quello curdo. Centinaia di persone hanno tenuto un flash mob in Piazza Berlinguer, per poi dirigersi successivamente verso la prefettura.
Quattro giorni fa, infatti, l’esercito di Erdogan ha oltrepassato il confine siriano e iniziato l’offensiva contro i curdi situati nella regione del Rojava, nel nord-est della Siria. Attacchi via terra e raid aerei che hanno colpito anche la popolazione civile. Unanime, o quasi, l’indignazione della comunità internazionale. Dagli USA, con Trump che intima Erdogan a fermarsi minacciando sanzioni alla Turchia, all’Unione Europea con i messaggi al presidente turco di Jean-Claude Juncker, David Sassoli e Federica Mogherini.
Il conflitto curdo-turco
Ma le oppressioni della Turchia verso i curdi, nell’ambito del conflitto curdo-turco, non sono una realtà degli ultimi giorni, né circoscritte ad anni recenti. È dal 1978, infatti, che questo popolo, situato in gran parte sull’altopiano del Kurdistan in Medio Oriente, ha iniziato le ribellioni contro il governo turco in nome di una secolare rivendicazione di indipendenza. Ragioni inascoltate e rivolte represse nel sangue hanno generato un’escalation di violenza che non accenna ad arrestarsi. Circa 40 milioni di persone che parlano la stessa lingua, hanno le stesse tradizioni e si sentono un unico popolo chiedono una terra in cui unirsi e autodeterminarsi. Un classico esempio di Nazione senza Stato.
La solidarietà della città di Napoli e le proteste contro Di Maio
Un popolo vessato a cui in queste ore la città di Napoli offre sostegno e solidarietà. Il corteo partito in Piazza Berlinguer e arrivato nei pressi della prefettura ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini. Al grido di protesta si sono unite anche una delegazione di operai della Whirlpool e una folta rappresentanza di attivisti di Fridays for future. Proprio questi ultimi hanno poi raggiunto la Mostra d’Oltremare dove era in corso la Kermesse del Movimento 5 Stelle. Aspre le proteste nei confronti del Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, a cui è stato richiesto il ritiro immediato dell’ambasciata italiana da Ankara e lo stop della vendita di armi alla Turchia.
“Non ci interessano i vuoti proclami con cui il ministro ha risposto alle contestazioni”. È quanto si legge in un post su Facebook della pagina ufficiale di Fridays for future che prosegue: “ci interessano i fatti, non le parole. Quel che sta accadendo in Rojava è una vergogna e l’Italia ne è complice. Non siamo disposti a compromessi, l’Italia prenda posizione immediata”.
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