10 Settembre 2018

Pomigliano d’Arco: previsto un nuovo contratto per i lavoratori della Fiat

Pomigliano d'Arco

Pomigliano d’Arco: domani i membri del sindacato Cgil incontreranno i giornalisti per discutere del nuovo contratto di lavoro proposto dalla Fiat

Pomigliano d’Arco – Nella sede della Cgil a via Vittorio Emanuele ci sarà una conferenza stampa, prevista per le ore 11.30, dove i membri del sindacato discuteranno delle decisioni prese in merito al nuovo contratto proposto dalla Fiat.

Infatti l’azienda automobilistica Fiat-Chrysler ha proposto di modificare alcune condizioni di lavoro, lasciando alla Cgil e Fiom la facoltà di decidere se accettarle o meno.

Stando ad una nota diffusa dalla Fiom Napoli, riportato dal blog Il Denaro.it, a fine anno è prevista la scadenza del contratto lavorativo che avrebbe garantito piena occupazione e “salari tedeschi“.

In seguito la nota afferma che:

“In questi anni abbiamo avuto modo di scoprire meglio il contratto applicato da Fca e abbiamo potuto riscontrare gli effetti che ha sulle condizioni di vita ed economiche dei lavoratori. Non è  più accettabile  un contratto che in questi anni ha ridotto sia i salari che i diritti, togliendo inoltre alle Rsa la possibilitaà di contrattare migliori condizioni in fabbrica. […]la Fiom ha indetto per l’11 settembre un’ora di assemblea retribuita per discutere e votare l’ipotesi di piattaforma contrattuale. Con i lavoratori si discuterà anche delle iniziative utili da intraprendere per affrontare la problematica industriale ed occupazionale che da anni attanaglia lo stabilimento G.B. Vico di Pomigliano […]. Il governo deve battere un colpo prima dell’incontro di verifica previsto al ministero del Lavoro entro il mese di ottobre. E’ indispensabile che la proprietà faccia chiarezza sul futuro industriale, investa sui modelli e favorisca la transizione dai motori tradizionali alle nuove motorizzazioni ibride ed elettriche”.

Stando ad alcune ipotesi del sindacato, il periodo di cassa integrazione dovrebbe finire a settembre 2019, “creando problemi al mantenimento della piena occupazione”.

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