PD, acque agitate in vista delle Amministrative
Si agitano le acque all’interno del PD in vista delle Amministrative del 2016. La candidatura di Bassolino e l’adesione di Ncd portano scompiglio
[ads1] Dopo l’annuncio di una sua candidatura alle Primarie del PD per la scelta del candidato Sindaco al Comune di Napoli di Antonio Bassolino, le acque all’interno del Partito sia a livello locale che Nazionale hanno iniziato ad agitarsi.
Tutto inizia con le prime notizie che trapelano dal Nazareno per cui si riterrebbe di non far partecipare alle primarie gli ex Sindaci come Bassolino e Marino.
È a questo punto che l’ex governatore della Campania interviene dichiarando che è impossibile che ci possano essere regole ad personam per la sua candidatura, e se ciò accadesse “sarebbe un golpe”.
In un intervista rilasciata alla trasmissione “Di Martedì” condotta da Floris sulla La7, dopo aver puntualizzato che non ha governato per 18 anni tra Comune e Regione, come riferito dal conduttore, ma bensì per 16 anni e mezzo perché ha “cercato di evitare il 17!”,aggiunge che dopo 5 anni che non ha rivestito nessun ruolo politico e ne istituzionale: “mi candido alle Primarie e a Sindaco, perché il Partito in Campania è messo molto male”.
Ritiene, inoltre, che “a Napoli la battaglia è tra 4 forze: De Magistris, M5S, Centrodestra e PD” e sottolinea “ma il PD è come messo a terra in questo momento perché negli ultimi 5 anni non è stato ne carne ne pesce, ne governo ne opposizione” quindi ritiene che per riprendersi, il segnale sia quello delle Primarie “aperte ai cittadini e con più candidati, ed io sono uno di quelli”.
Evidenziando che Renzi è figlio delle Primarie aperte, sottolinea che siano i cittadini a dover stabilire “cosa è vecchio e chi è vecchio, e cosa è giovane e chi è giovane”. All’affermazione del Nazareno per cui Bassolino non sarebbe il candidato del Partito, risponde: “è per questo, appunto, che si fanno le primarie, per scegliere il candidato”.
In questi giorni di botta e risposta tra Bassolino e il Partito il futuro candidato ha lanciato anche un suggerimento al Premier nonché segretario del PD, consigliandoli di “porsi il problema non dico di ‘gruppo dirigente’, come si usava dire una volta, ma di una squadra al Nazareno e una a palazzo Chigi. Così ci sarà maggiore autonomia tra governo e partito”.
Se tutto ciò non bastasse ad agitare le acque tra ieri e l’altro ieri sono intervenuti nell’ordine la Segretaria Regionale PD Assunta Tartaglione che, dopo la notizia circa l’adesione di Ncd alla coalizione per le amministrative, ha dichiarato in un agenzia che si tratta solo di percorsi che devono essere condivisi non solo a livello locale e che “i contatti intrapresi dalle Segreterie provinciali del Pd e Ncd sono da intendersi solo quale indizio di eventuale confronto che non contempla la partecipazione di Ncd alle primarie”.
Sul punto sempre ieri l’esponente della sinistra dem, Roberto Speranza, in un post pubblicato su facebook chiede a Renzi: “chi lo ha deciso?” e poi aggiunge “che fine ha fatto la moratoria sulle primarie chiesta da Renzi?” e sottolinea “basta partito della Nazione, dobbiamo ricostruire il Centrosinistra”.
Un bel cambio di rotta per la Tartaglione una volta scoppiato il caso, e una posizione chiara e forte quella invece della sinistra dem. Per Renzi trovare il bandolo della matassa, dopo sicuramente un maldestro tentativo della segreteria di cambiare le regole “contra personam” per le primarie, al solo sentire il nome di Bassolino, nonché l’annuncio della partecipazione di Ncd alle primarie per Napoli ed infine la posizione di parte del Partito che dichiara che “il centrosinistra non si può ricostruire con una forza politica che si chiama Nuovo Centrodestra!”, sarà sicuramente un esercizio di politica che dovrà puntare a mantenere gli equilibri in due città (Roma e Napoli) dove il M5S è a un soffio.
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