Orrore a Qualiano, trovato terreno miscelato al calcestruzzo: 2 denunciati

I Carabinieri della stazione di Qualiano, insieme al personale tecnico comunale e ai militari dell’esercito, hanno scoperto che un terreno – originariamente destinato alle coltivazioni di frutta – era stato miscelato con il calcestruzzo. L’area di circa 2mila metri quadri, situata in via Ripuaria a Qualiano (Napoli), è stata sequestrata. Due persone sono state denunciate per abusivismo edilizio e gestione illecita di rifiuti. Sul posto, inoltre, si stava procedendo alla realizzazione di un capannone industriale senza alcuna autorizzazione.

Come anticipato tra le righe, a finire nei guai sono due persone: la proprietaria del terreno, una 39enne incensurata di Giugliano e il direttore dei lavori, 53 anni di Villaricca. Stando a quanto raccolto, dunque, risulta che i due abbiano realizzato un capannone industriale, senza autorizzazioni, in un terreno che sulle carte risultava accatastato come frutteto. Potrebbero seguire aggiornamenti sulla vicenda di Qualiano.

Qualiano, Castellammare e Pompei a setaccio

Nei comuni di Castellammare di Stabia e Pompei, invece, nell’ambito di una serie di controlli ambientali riguardanti il bacino del fiume Sarno, i militari dell’Arma e della forestale hanno sequestrato un’officina meccanica ed un’area di circa 900 metri quadrati. Nella circostanza sono state denunciate tre persone. I Carabinieri, durante il controllo, hanno constatato che su un terreno destinato ad uso agricolo – nel comune di Castellammare di Stabia ed in parte a Pompei – erano stati costruiti senza titolo autorizzativo tre capannoni con tetto in lamiera ed un piccolo box prefabbricato della superficie complessiva di circa 200 metri quadrati. Oltre al sequestro dell’area, anche anzioni amministrative per un importo complessivo di circa 4mila euro.

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