Ornella Pinto, la confessione del marito: “Fu un raptus”
Il marito di Ornella Pinto, che ha assassinato la donna lo scorso marzo, ha confessato: “Ho trovato il coltello in cucina, è stato un attimo”
Il marito di Ornella Pinto – assassinata dall’uomo brutalmente lo scorso marzo – ha confessato di non aver mai premeditato l’omicidio e di aver ucciso la moglie in preda a un raptus.
Ornella è stata uccisa nel sonno dall’uomo in questione – Pinotto Iacomino– e il movente sarebbe la fine della loro relazione e una crisi di gelosia.
La giovane donna stava cercando di interrompere civilmente il loro rapporto, dal quale era nato anche un bambino, decisione mai accettata da Iacomino. L’uomo nella notte tra il 12 e 13 marzo scorso ha colpito a morte la moglie con 13 coltellate.
Al processo di femminicidio, svoltosi nell’ aula 114, prima corte di assise con il presidente Annunziata – come riportato dalla testata Il Mattino – l’uomo ha dichiarato di non aver pianificato l’omicidio.
Le sue parole:
“Non dormivo più in casa da tempo, ho sofferto molto, è stato un attimo…Ho trovato il coltello in cucina.”
La circostanza non risulta veritiera. Il coltello utilizzato da Iacomino è molto simile a un set di coltelli utilizzato nell’albergo della sua famiglia.
L’omicidio sembra quindi organizzato e la lama di 21 centimetri utilizzata sarebbe stata trasportata dall’uomo nel suo zaino.
Per questa motivazione la Procura lo scorso maggio ha fatto istanza di giudizio immediato. L’uomo è accusato di omicidio volontario della moglie aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà.
La famiglia di Ornella, difesa dagli avvocati Carmine Capasso e Marcello Severino, si è costituita parte civile parte civile, assieme alla Fondazione polis e alla associazione Al Posto tuo.
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