30 Ottobre 2020

Nuovo DPCM entro il 9 novembre: lockdown o chiusure mirate

Foto da Pagina Facebook di Giuseppe Conte

conte

Nuovo DPCM entro il 9 novembre, Conte prevede delle ipotesi per fronteggiare lo scenario 4. Ecco il punto della situazione

Sale la curva dei contagi in Italia. Il virus mette in ginocchio la sanità e le scelte di chi ci governa. Stando alle ultime notizie, facendo un’analisi sul punto dell’odierna situazione, entro il 9 novembre 2020 potrebbe arrivare un nuovo dpcm.

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarebbe pronto a firmare un nuovo decreto per far fronte allo scenario 4, ovvero l’ultimo ed il più critico previsto nel documento ”Prevenzione e risposta a COVID-19′‘ stilato dall’Istituto superiore di sanità (Iss).

L’approvazione del nuovo dpcm potrebbe arrivare entro il 9 novembre.

Il motivo della decisione e cosa prevede

È, per il momento, una ipotesi concepita alla luce dell’ennesimo record di contagi registrati nella giornata di ieri (29 ottobre 2020) che hanno, malauguratamente, contribuito un aumento delle terapie intensive e dei ricoveri.

Per evitare quanto accaduto nei mesi scorsi, il Premier Conte mette in gioco due decisioni: lockdown nazionale e chiusure circoscritte con mobilità limitata.

La prima è, sicuramente per il Paese, un’ipotesi di stampo critico e difficile da assimilare, specie dopo un’economia che va a singhiozzi. Certo, un lockdown diverso rispetto al primo perché rimarrebbero aperte aziende, scuole materne ed elementari e negozi di prima necessità.

A prescindere, una batosta per l’Italia intera.

La seconda, invece, di impronta più tenue prevedrebbe chiusure più localizzate (a livello regionale e comunale) con misure per gli spostamenti interregionali.

In entrambi i casi le misure previste a Palazzo Chigi comprendono:

– la didattica a distanza per tutte le scuole medie e superiori;

– la metodologia di smart working per dipendenti di aziende;

– l’obbligo di autocertificare gli spostamenti (consentiti solo per ragioni di necessità, come salute o lavoro).

Ecco quanto si legge sul documento del nuovo dpcm:

Se la situazione di rischio alto dovesse persistere per un periodo di più di tre settimane, si rendono molto probabilmente necessarie misure di contenimento molto aggressive“. 

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